Da turisti amanti del Piacentino a rapinatori: fratelli in manette

La rapina avvenne il 22 settembre 2011 ai danni del supermercato Lidl di Pontedellolio. A conclusione dell’indagine nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo investigativo hanno arrestato i fratelli Liotto, Paolo di 36 anni e Gionata di 33 residenti a Milano e Busto Arsizio, entrambi pregiudicati per reati specifici (diverse rapine a mano armata). L’accusa è pesante: rapina a mano armata aggravata. Due veri criminali, li ha definiti il capitano Rocco Papaleo, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno verificato tutte le immagini da alcuni passaggi obbligati, in particolare i passaggi ai caselli autostradali. Facendo uno screening tra migliaia di auto, ne affiora una sospetta, una Mercedes, intestata a Gionata Liotto. Da quel momento, siamo nel dicembre 2011, sono stati eseguiti servizi di pedinamento per capire se si accompagnava con altri pregiudicati ed  emerso che aveva rapporti strettissimi con il fratello Paolo. Mostrate le foto alla vittima della rapina, un dipendente 35enne di Piacenza, li ha riconosciuti come gli autori del blitz.

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Come detto la rapina risale al 22 settembre 2011. Agirono all’orario di chiusura del supermercato travisati con sciarpa, occhiali e cappellini minacciando e picchiando un dipendente. “Aprici la cassaforte, sappiamo dove abiti” gli dissero, strappandogli il marsupio con 3mila euro. Si fecero aprire la porta blindata dell’ufficio del personale e consegnare le chiavi della cassaforte dalla quale asportarono altri 4mila euro. Infine il dipendente venne chiuso nel bagno.

I rapinatori avevano pianificato il colpo e conoscevano il posto: gli investigatori hanno riscontrato che uno di fratelli, anche prima della rapina, si recava spesso a Grazzano Visconti per alcune gite fuori porta e si recava nel supermercato Lidl di Pontedellolio per comprare panini. Una prova schiacciate per riconoscerlo  stato un tatuaggio visto dalla vittima durante la colluttazione tra il collo e la spalla con la scritta “Carpe diem”, “cogli l’attimo”. L’attimo, però, l’hanno colto i carabinieri. I militari cercano anche il terzo soggetto che partecipò alla rapina.