Impresa e scuola sono due facce della stessa medaglia, perché mai come in questo momento la ricerca e la formazione sono fondamentali per lo sviluppo e il sostegno alle aziende. Per questo motivo, uno dei primi appuntamenti inseriti in agenda dal neo Presidente nazionale di Confapi, Maurizio Casasco, è stato l’incontro con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Francesco Profumo. Nel corso del cordiale e proficuo incontro, il Presidente Casasco ha presentato i progetti e le iniziative della Confapi, che a livello nazionale rappresenta circa 120.000 imprese per oltre 2,3 milioni di lavoratori, legati al rapporto tra imprese, ricerca e scuola.
“Le piccole e medie imprese rappresentano l’ossatura del sistema economico e produttivo del nostro Paese – ha commentato il Presidente Confapi Maurizio Casasco – ed è per questo che le istituzioni pubbliche, partendo dal Governo, devono saperne cogliere le esigenze e le necessità”.
“L’attenzione del Ministro – prosegue Casasco – ha portato a formulare una progettualità condivisa tra la realtà rappresentata dall’imprenditorialità della Confapi e il mondo dell’istruzione. La ricerca e la formazione sono infatti temi fondamentali nella prospettiva di sviluppo intrapresa a sostegno delle nostre imprese. I problemi delle PMI – conclude Casasco – sono diversi da quelli delle grandi imprese e proprio per questo l’attenzione delle istituzioni pubbliche è essenziale per dare risposte alle esigenze reali di questo mondo produttivo, che rappresenta la reale tipicità dell’impresa italiana”.
Sul discorso si inserisce quindi una declinazione territoriale, come osserva anche il neo Presidente di Confapi Piacenza, Cristian Camisa. “La formazione continua, tappa ormai obbligata per tutte le nostre aziende, deve avere sempre più le sue radici nel mondo dell’istruzione scolastica – suggerisce Camisa -. In questi anni le nostre aziende hanno speso milioni di euro in formazione, in parte recuperate con i contributi dei fondi interprofessionali, in parte erogati direttamente dai nostri imprenditori. E’ fondamentale porsi in questa ottica, perché senza continui aggiornamenti perdiamo competitività sul mercato e anche le innovazioni, di cui il nostro Paese è stato per anni tra i principali fautori, rischiano di venire meno”. La scuola, in questo senso, può e deve fare da apripista per questo nuovo modo di intendere il rapporto con l’impresa.
“Per ciò che concerne Piacenza, il contributo dell’Università Cattolica e del Politecnico in questo senso, assieme agli altri istituiti di ricerca presenti,– prosegue Camisa -, sono fondamentali. Ho letto con attenzione i risultati di una ricerca sul ruolo dell’università nel territorio piacentino effettuata dal LEL (Laboratorio di economia locale) e co-finanziata da Confapi Piacenza. I risultati mettono in luce l’impatto economico/sociale/culturale estremamente positivo che le Università hanno sul nostro territorio, confermandosi come motori dello sviluppo locale”. “Come associazione appoggeremo tutte le iniziative che avvicineranno il mondo della scuola a quello dell’impresa – conclude Camisa -. Penso sia giunto il momento in cui l’imprenditore entri sempre più nel mondo delle scuole superiori e delle università, portando testimonianze, case history di successo, relazionandosi sempre più con gli studenti e trasmettendo l’importanza del ruolo delle PMI sul tessuto economico e sociale del territorio. Nel giro di incontri istituzionali che sto facendo come neo Presidente di Confapi, chiederò al mondo della scuola di poter portare i nostri imprenditori all’interno degli istituti piacentini”.