Nubi nere su Centro Padane, la concessionaria della Piacenza-Cremona, partecipata da numerosi enti locali, tra i quali la Provincia di Piacenza. L’idea degli azionisti pubblici di fare cassa vendendo le azioni della società autostradale (anche la Provincia di Piacenza a fine luglio, in occasione della variazione di bilancio, aveva optato per l’alienazione della quota azionaria detenuta) non trova la disponibilità del mercato. Già nel mese di luglio, infatti, l’offerta di vendita delle azioni di Centro Padane da parte del Comune di Brescia era andata deserta. Un mese dopo, la storia si è puntualmente ripetuta. Sono risultate deserte infatti le aste del Comune e della Provincia di Brescia per alienare le quote di Centropadane ai privati.
Le quote della società di San Felice (Cremona), messe in vendita dal Comune e dalla Provincia di Brescia, (che detengono rispettivamente l’11% e il 12,5, con un introito stimato è fra gli 11 e i 20 milioni di euro per il primo blocco di azioni e di 12 per il secondo) non hanno avuto entro il 27 agosto (data fissata per la aggiudicazione) acquirente alcuno.
Ora, come si legge sul sito della Provincia di Brescia, la stessa ha prorogato il termine del bando di vendita al 21 Settembre, ma i precedenti non lasciano ben sperare. A questo punto, probabilmente, anche la Provincia di Piacenza, che contava sui proventi dell’alienazione delle azioni per il proprio bilancio, sarà costretta a rivedere i propri piani. Sulla non opportunità delle alienazione delle azioni di Centro Padane, in ragione della supposta mancanza di acquirenti, si era pronunciato nei mesi scorsi il parlamentare piacentino Tommaso Foti (PdL).