La siccità è una brutta bestia che non solo asseta le nostre campagne rischiando di far morire le sue colture ma che rischia di mandarle letteralmente in fumo. Il pericolo di incendi è l’altra minacciosa faccia della mancanza d’acqua di questo periodo e il pomeriggio di ieri ne è prova più che evidente: in pieno parco del Trebbia, non lontano dalla confluenza con il Po, tra località La Noce e Riva Trebbia, le fiamme hanno distrutto più di due ettari di vegetazione secca avvicinandosi pericolosamente alle case di San Nicolò da un lato e ai campi coltivati dall’altro. La situazione è stata risolta non senza sforzi al termine di un intervento che ha impegnato i pompieri di Piacenza per oltre due ore. E quasi in contemporanea i colleghi della nuova caserma distaccata di Castelsangiovanni intervenivano per un episodio analogo sulle rive del Tidone nei pressi di Bilegno.
E gli episodi di ieri nel Piacentino si inseriscono in un’estate decisamente rovente per tutta la regione che, oltre alle temperature tropicali, registra già 655 ettari di campi con sterpaglie completamente bruciati. Il dato emerge da un comunicato emesso dalla Direzione regionale dei Vigili del fuoco. Un aumento vertiginoso rispetto al 2011 che in tutta la stagione aveva fatto registrare solo 66 ettari bruciati impegnando i pompieri in circa 340 interventi contro gli oltre mille di questa estate, peraltro non ancora finita.
L’emergenza incendi ha così costretto il Dipartimento dei Vigili del fuoco a “potenziare il dispositivo di soccorso”, prevedendo anche l’utilizzo immediato di uomini e mezzi dai Comandi provinciali delle zone limitrofe agli incendi. In media sono stati impegnati 80 uomini al giorno, con 35 mezzi per spegnere il fuoco e, nei casi più difficili, anche gli elicotteri Ab 412 con “benna antincendio”.
La provincia più colpita quest’anno è stata Ferrara con piu’ di 150 ettari andati in fumo, seguita da Reggio Emilia (105 ettari), Modena (102 ettari) e Ravenna (93 ettari). Meno colpite, invece, Bologna (77 ettari), Forlì-Cesena (62 ettari) e Piacenza (29 ettari). Parma e Rimini possono ritenersi fortunate perchè non hanno subito grossi incendi e gli ettari bruciati nei loro territori sono appena 20 nella provincia romagnola e 15 in quella emiliana