Province, il Pdl all’attacco: “Nessuna lezione da un Pd incoerente”

“Noi siamo sempre stati coerenti con la nostra posizione. Non si può certo dire lo stesso del Pd che in un anno ha cambiato posizione. Da parte nostra non c’è alcuna chiusura verso nulla. Non crediamo sia un reato di lesa maestà chiedere cosa ne pensano i piacentini”. Arriva per voce del parlamentare Tommaso Foti, del capogruppo in Provincia Filippo Bertolini e del consigliere Michele Magnaschi, la replica del Pdl al Partito Democratico circa l’esito del voto sul decreto della spending review. Il Pdl accusa i democratici, che insistono per la provincia Grande Emilia, di incoerenza.

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“La parola serietà in bocca al partito democratico è una bestemmia – ha esordito Foti – Veniamo invitati alla serietà da persone che un anno fa sostenevano l’opposto, ci vuole un bel coraggio. Un anno fa gli esponenti del Pd, quando era in discussione il decreto Calderoli, Marco Bergonzi dichiarava che “i piacentini non vogliono diventare parmensi e così i nostri prodotti. Chi deve difendere la piacentinità devono essere gli eletti”. E ancora l’onorevole De Micheli su internet diceva che era un errore il taglio delle Province. Le Province sono enti fondamentali. Ricordo questo anche a Silva, aspirante direttore generale della provincia della maxi Emilia, che diceva che l’abolizione delle Province provvedimento spot”.

Foti ha ricordato che dall’epoca del decreto Calderoli le cose sono cambiate decisamente. “Quel decreto cancellava le province sotto i 250mila abitanti, ma venivano mantenute le competenze ed erano organi eletti a suffragio. Oggi le cose sono cambiate: rimangono solo poche competenze. Con quel che rimane diventa un’annessione. Eppure allora quelli del Pd si lamentavano e chiedevano di salvare le Province, oggi invece dicono il contrario. Il Pd ha cambiato posizione perchè ora c’è Monti e allora c’era Berlusconi”.

Quanto alla proposta di referendum Foti chiarisce di non avere nulla contro Parma, ma che ritiene “storicamente” giusto chiedere cosa ne pensano i piacentini. “Noi ci siamo limitati a suggerirlo e spetta al Consiglio provinciale cogliere la palla al balzo. Se poi non lo si vuole fare, pace”. Il parlamentare ha infine ricordato che con la spending review  l’organismo di rappresentanza a 16 componenti avrà soltanto tre consiglieri piacentini eletti con il proporzionale.

Il capogruppo Bertolini ha aggiunto: “Quello del Pd è un atteggiamento incoerente. Foti e Miserotti davanti all’interesse del proprio territorio hanno tenuto un atteggiamento importante. Dei tre onorevoli del Pd, uno  è un fantasma (Migliavacca, ndr), l’altro non ha fatto nulla (Bersani, ndr), e l’altra continua a cambiare idea (De Micheli, ndr)”. Infine Magnaschi: “Quello del Pd non è un modo di fare politica che ci appartiene. Speriamo che si volti pagina”.