Si inasprisce la lotta dei ristoratori e dei baristi piacentini contro le sagre paesane. Dopo l’incontro dei giorni scorsi, al quale parteciparono gli esercenti, insieme alle associazioni di categoria a Pondelellolio, pare che le soluzioni all’insofferenza non siano state trovate. Almeno non per tutti. Così, sempre su Facebook come il precedente gruppo, è nato quello dei “Cobas del Commercio”. “Perché non siamo in accordo con le associazioni alle quali siamo tesserati” ha spiegato Felice Molinelli del ristorante “Nuova Villetta” di Podenzano, che si è fatto portavoce dei ristoratori e baristi intransigenti, tramutatisi provocatoriamente in “Cobas”.
“E’ stato permesso il proliferare delle sagre, fino a un totale quest’anno di 800, per una durata media di sei giorni” e ha precisato: “Vuoi fare una festa? Paga le tasse dell’immondizia, dell’affissione e il personale che hai lo metti in regola. Oppure anche noi vogliamo la stessa possibilità”. Ma molinelli, così come gli esercenti iscritti ai cosiddetti “Cobas del commercio” è un fiume in piena nell’elencare quelle che, a suo dire, sono le disparità: “Ci sono sagre che incassano 500 o 600 mila euro e potrebbero invece lavorare fino a 250 mila e poi dichiararlo. Non c’è trasparenza, non pubblicano bilanci, hanno mesi di tempo per far sparire soldi in più e poi vengono da noi e ci prendono di mira. Se a settembre non cambierà qualcosa siamo in centinaia che stracceremo le tessere”.