“Pieno di ricariche” con i telefonini dei pazienti, denunciato un infermiere

Un’attrazione quasi morbosa per i telefonini: ne aveva “vampirizzati” addirittura 95. E’ stato denunciato per peculato e furto aggravato un infermiere professionale, C.L. di 38 anni residente a Podenzano, che aveva in cogestione tre ambulatori professionistici (Podenzano, Vigolzone e San Giorgio) ed effettuava cure a domicilio per i pazienti. Approfittava dell’età e delle minorate condizioni psicofisiche dei pazienti per usare i telefoni privati e autoricaricarsi. In tal modo ha violato i doveri previsti da chi presta un pubblico servizio abusando della prestazione d’opera compiuta.

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L’indagine nata dalla segnalazione di una donna che lamentava che dal suo cellulare mancavano dieci euro di ricarica telefonica fatta la sera prima. Grazie all’analisi dei numeri telefonici e dei tabulati, gli agenti della Municipale sono riusciti a risalire al proprietario (analizzati oltre 23000 record, 3.300 telefonate nell’arco di nove mesi).

Si autotelefonava dall’ambulatorio per autoricaricarsi e stava anche delle ore con il telefono. Lo faceva anche a casa dei pazienti.  Così nel tempo è riuscito a accumulare 300 euro di ricarica facendo spendere 3500 euro. Sono circa 20 le persone vittime di tale reati oltre i comuni presso i quali l’infermiere prestava la propria opera e l’azienda sanitaria.

L’udienza preliminare fissata per l’8 ottobre davanti al Gip per la richiesta di rinvio a giudizio.