“Avevo una relazione con il prof. Lo amavo, ma ora non esiste più”

AGGIORNAMENTO – Si trova ora agli arresti domiciliari il docente di informatica arrestato lo scorso giugno con l’accusa di rapporti sessuali con minori.  L’uomo è uscito dal carcere di via delle Novate ieri pomeriggio, dopo l’accoglimento della richiesta di domiciliari avanzata dal suo avvocato Paolo Veneziani. A firmare la concessione dei domiciliari è stato giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Bersani, che ha ritenuto che non sussista più l’esigenza cautelare dell’inquinamento delle prove. Intanto proseguono le indagini della squadra mobile che, dopo gli accertamenti all’Istituto Romagnosi, si stanno ora concentrando sugli anni da docente al Liceo Gioia. Sono circa trenta le ragazze sentite fin’ora dagli inquirenti.


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“Il rapporto con il prof è nato in aula ed è iniziato quando avevo 15 anni. Quando l’hanno arrestato è come se fossi morta”. E’ il racconto choc di una giovane ragazza, ex studentessa del liceo Gioia, che aveva allacciato una relazione sentimentale con il professore 38 enne piacentino (P.V. le iniziali)  arrestato qualche settimana fa con la pesante accusa di aver avuto rapporti sessuali con minorenni.  La ragazza ha trovato il coraggio di raccontare la sua esperienza.

“E’ nato tutto negli anni di scuola. Era un continuo di complimenti e battute, lui prendeva in giro le ragazze sostenendo che non erano portate per l’informatica. Allora l’avevo presa come una sfida e volevo dimostrargli che ero capace. Una volta mi chiese se voleva che mi riaccompagnasse a casa. Ho accettato. Ed è nata una relazione. Una relazione d’amore. Io ho amato il professore, ma non sapevo che insieme alla mia aveva allacciato una relazione con un’altra studentessa”. Un rapporto durato tanto, racconta la ragazza. E dopo che l’uomo è stato arrestato e aver visto le fotografie divulgate dalla questura, anche lei ha raccontato che il professore la faceva salire sul retro dell’auto per evitare di essere vista. “Ci appartavamo in luoghi poco visibili. Ma il nostro rapporto non era basato sullo scambio amore-voti. Diceva di amarmi e io ci credevo. Mi aveva fatto superare il fatto della differenza di età e della moglie diceva che non le importava nulla, che stava in casa solo per i figli”. La studentessa ha raccontato poi di aver mantenuto il segreto per anni anche se una volta terminato il liceo “speravo di poter uscire allo scoperto”. “Cercavo di smentire le voci che circolavano perché volevo mantenere il segreto. Io mi fidavo di lui e se non lo facevo mi faceva sentire in colpa”. Infine spiega la sua reazione quando hanno arrestato l’uomo.  “All’inizio non ci ho creduto. Poi quando sono uscite le immagini e la conferenza stampa con tutti i dettagli, mi sono resa conto e sono quasi morta. Mi è crollato il mondo addosso, perchè mi sono resa conto di aver amato per anni e anni ed essermi fidato di una persona che in non è mai esistita”.