Un grande raduno scout che coinvolgerà oltre 430 ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni, sotto la guida di 50 educatori, 30 adulti addetti alla logistica, e che darà vita a un accampamento di oltre 70 tende con tavoli e cucine da campo, spazi comuni e poi dieci giorni di giochi, escursioni, attività di ogni tipo. È quanto accadrà a Castelevetto di Metteglia (Marsaglia) dove, da mercoledì 1 a venerdì 10 agosto, si svolgerà il quarto “Campo di Zona” della storia dello scautismo piacentino.
Il Campo di Zona è un campeggio estivo scout che però riunisce tutti gli esploratori e le guide (scout della fascia d’età 11-16 anni) di Piacenza e provincia in un unico luogo. Sul territorio di Piacenza sono attivi 11 gruppi scout Agesci (1300 iscritti) e ogni estate ciascuno di essi organizza i soggiorni estivi per i propri ragazzi, suddivisi per fasce d’età. Questo accade sempre in maniera indipendente dagli altri gruppi, e quindi partono da 20 a 50 ragazzi per volta.
Di qui l’eccezionalità di questo grande raduno, che ha soltanto tre precedenti sul nostro territorio: il primo in assoluto fu nel 1968 a Sant’Antonio di Mavignola, vicino a Pinzolo (l’Agesci non esisteva ancora e fu un campo Asci, quindi solo maschile); il secondo fu nel 1978 a Coli e il terzo, e ultimo, si tenne a Bedonia nel 1988, 24 anni fa.
Il Campo di Zona si svolge come un normale campeggio scout: i ragazzi e le ragazze vivranno in tenda per dieci giorni, a stretto contatto con la natura, esercitando le tecniche scout (abilità manuale e sportiva, espressione, giornalismo, campismo, orientamento…), ma questa volta lo faranno insieme a tanti altri ragazzi della provincia e riuniti in sottogruppi misti. Gli scout di Castelsangiovanni saranno gemellati con quelli di San Nicolò, quelli di Pontenure con quelli del Piacenza 7 eccetera.
Gli obiettivo di questo evento li spiegano Stefano Cerra e Laura Torretta, ‘incaricati degli EG’ (esploratori e guide) e responsabili del campo: «Il Campo di Zona sarà per i ragazzi l’occasione per socializzare e per sperimentare che lo scautismo è un grande gioco che li accomuna a tanti altri ragazzi del territorio, con cui condividono gli stessi valori». «Il campo – precisano i responsabili provinciali dell’Agesci Paola Ghisoni e Aldo Curtoni – sarà un momento importante di crescita anche per i capi, che lavorando fianco a fianco potranno condividere le buone pratiche dell’educazione, collaborare con gli altri gruppi del territorio e godere di un punto di osservazione privilegiato sui ragazzi di questa fascia di età».
Anche se chi si occupa della logistica del campo è già in loco da diversi giorni, il raduno inizia per tutti dopodomani, mercoledì 1 agosto, quando diversi pullman partiranno dal parcheggio dello stadio di Piacenza alle ore 7.30 (partenze autonome avranno i gruppi della provincia) per portare i ragazzi in un’ampia area verde nei pressi, appunto, di Castelvetto, un paesino a 1000 metri di altitudine situato tra la Trebbia e la Val d’Aveto. Alle ore 10, tutti riuniti in quadrato, è in programma la “Cerimonia dell’Alzabandiera” che sancisce l’apertura ufficiale del campo.
I giorni a seguire saranno densi di attività e avventure che i ragazzi vivranno seguendo il filo conduttore della “Leggenda dell’Eldorado”. È così che i sottocampi diventeranno i territori dei popoli nativi delle Americhe, che dovranno affrontare lo sbarco di Pizzarro e Cortés e l’arrivo degli Spagnoli alla ricerca dell’oro. Tra i momenti clou del raduno, oltre all’apertura di dopodomani, si terrà una celebrazione eucaristica con il vescovo Gianni Ambrosio, che sarà ospite del campo scout domenica 5 agosto alle ore 18, e poi la cerimonia di chiusura venerdì 10 agosto quando l’ammaina bandiera segnerà la fine di questo grande campo scout.