Secondo i dati Istat diffusi oggi, i livelli di consumo di gas metano oscillano fra il massimo di Parma (923,6 m3 per abitante) e il minimo di Trapani (53,9 m3 per abitante). All’interno di questo intervallo 54 comuni mostrano livelli di consumo pro capite superiore alla media.
Sono 94 i comuni che presentano diminuzioni di consumo rispetto all’anno precedente. La variazione negativa più consistente si è verificata a Varese (-17,2%) ma altri 16 comuni (Gorizia, Torino, Palermo, Biella, Pisa, Reggio nell’Emilia, Pistoia, Lecco, Pescara, Monza, Roma, Como, Piacenza, Foggia e Ravenna) presentano contrazioni superiori al 10%.
I grandi comuni si equiripartiscono tra quelli che mostrano consumi superiori al livello medio (Padova, Firenze, Trieste, Venezia, Bologna, Torino, Verona e Genova) e quelli per i quali si registrano consumi inferiori (Milano, Roma, Bari, Napoli, Messina, Palermo, Catania e Cagliari4), (Figura 20); in 14 casi si assiste a diminuzioni dei consumi, superiori al 10% a Torino (-15,6%), Palermo (-15,0%) e Roma (-11,0%).
Le amministrazioni comunali ricorrono piu’ frequentemente a fonti di energia rinnovabili o alternative. 32 comuni nel 2011 hanno predisposto forme di teleriscaldamento (erano 11 nel 2000).
Inoltre, sono 72 i comuni che dichiarano nel 2011 di aver installato pannelli solari termici ed erano tre nel 2000. Nel corso dell’ultimo anno hanno fatto ricorso per la prima volta a questa forma di produzione di energia da fonte rinnovabile le amministrazioni comunali di Biella, Rovigo, Pesaro e Rieti. È pari a 1,3 m2 ogni 1.000 abitanti l’estensione dei pannelli solari termici sugli edifici comunali (era prossima allo zero nel 2000).