Entusiasmo, voglia di fare e un progetto concreto e ambizioso al tempo stesso che sta già conquistando Piacenza e non solo. Nasce così, con i migliori auspici, la Bakery Basket della stagione 2012-2013 che giocherà in serie B. La squadra, il progetto e il nuovo staff sono stati presentati ieri in grande stile nel salone del Coni dal giornalista Andrea Amorini alla presenza di alcuni giocatori, dei vertici della federazione e di numerosi cronisti. Davanti ai riflettori c’erano il presidente Marco Beccari, il nuovo coach Claudio Coppeta e il grande – in tutti i sensi – Mario Boni appena convinto a smettere di giocare (alla soglia dei cinquanta) per vestire i panni del team manager della Barkley.
Un progetto ambizioso, dunque, reso possibile grazie alla “splendida follia di un imprenditore visionario che aveva un sogno e che ci sta mettendo del suo per realizzarlo dando tanto a questa città”. Sono le parole di “Supermario” Boni e dicono più di qualsiasi commento ufficiale: c’è la stima per Beccari e per uno sforzo non certo indifferente in un contesto di crisi economica, c’è la grinta del campione che ha ancora nelle gambe e nel cuore il basket giocato e c’è l’entusiasmo di un progetto che sta già facendo sognare il mondo della pallacanestro piacentino e regionale.
Un entusiasmo che si percepisce chiaramente anche dalle parole del coach Claudio Coppeta: “Di prospettive ne abbiamo tante ma la nostra priorità è diventare un punto di riferimento sportivo per la città, creare attenzione e passione attorno alla nostra squadra, agli allenamenti, alle partite, ai ritrovi”. Un’attenzione soprattutto umana prima ancora che di partecipazione agonistica.
Certo, ci sarà anche l’agonismo anche perché la Bakery Basket Piacenza è l’unica formazione emiliana a militare in serie B. “Questo ci stimola a fare sempre meglio – dice il presidente Beccari a margine della conferenza stampa di presentazione della società – Ecco perché abbiamo deciso di puntare molto sul settore giovanile, e non solo perché va fatto in base ai regolamenti ma proprio perché riteniamo che le nuove leve cresciute qui, sul territorio, siano il futuro di questo sporto e quindi della nostra società”.