Sono stati resi noti i nomi dei tre commissari della Rdb. Si tratta di Renato Camodeca dell’università di Brescia, Paolo Cimolani degli Studi Gnudi di Bologna e Giorgio Zanetti avvocato di Milano. Nessun piacentino, quindi, come annunciato, tra loro. Saranno comunque i tre a dover dire al Tribunale se la storica azienda di Pontenure potrà continuare a produrre oppure dovrà fallire. I tempi sono stretti, anche perché sono dettati dalla legge: entro 60 giorni si saprà che fine farà la Rdb.
Il primo passo si è svolto nei giorni scorsi davanti al collegio dei giudici del Tribunale rappresentato dal relatore Giuseppe Bersani, da Marina Marchetti e da Maurizio Boselli, alla presenza del presidente del Consiglio di amministrazione della Rdb, Giampio Bracchi. I commissari sono stati nominati dal ministero delle Attività produttive, anche a causa della grandezza dell’azienda e della gravità della situazione occupazionale che ha messo a rischio 800 posti di lavoro.
I commissari giudiziali avranno un mese di tempo per stendere una relazione nella quale indicheranno se l’azienda è in grado, in tutto o in parte, di continuare l’attività. Il contenuto della loro analisi sarà poi consegnato ai giudici, i quali decideranno se ammettere la Rdb all’amministrazione straordinaria. In caso di risposta affermativa, i commissari giudiziali renderanno conto del loro operato direttamente al ministero.
Se, invece, il Tribunale dichiarerà lo stato di insolvenza, per la Rdb si apriranno le porte del fallimento.