Pino Scotto contro tutti: “La verità è scomoda, per questo non la cantano”

Pino Scotto ospite d’onore della festa della birra di Carpaneto. Dalle 21.30 il rocker salirà sul palco dell’evento per presentare il suo nuovo album. E ai nostri microfoni non si è smentito, il noto musicista e volto di Rock Tv. Nell’intervista ha infatti sparato sull’intera scena musicale italiana, a parte i suoi collaboratori nell’ultimo album, senza peli sulla lingua.

Radio Sound

I musicisti italiani non sono più trasgressivi? “No, sono tutti dei paraculi”. Vasco Rossi, Adriano Celentano, Zucchero e Ligabue? “Non hanno le palle. Invece di cantare str….., perché non spiegano ai loro fans che gli stanno fottendo la vita? Invece la verità è scomoda”.

Pino Scotto è un rocker vecchio stampo (e indurito da anni di gavetta impietosa) e quindi non fa concessioni, come la sua musica.

Ma, come i testi contenuti nel disco, la sua invettiva è rivolta soprattutto al degrado culturale e socio-politico vissuto dal nostro paese in questi ultimi anni, con la rabbia, la lucidità e la schiettezza che da sempre contraddistinguono l’artista. “In uno studio a fianco a quelli di Rock Tv un giorno stavano intervistando Fabrizio Corona” ha grugnito Scotto, “avrei voluto andare dentro, all’improvviso, mandando affanculo tutti. Chi è? Che caz…ha fatto questo più che stronz… nella via?”. Insomma, si prospetta un concerto tostissimo a Carpaneto, in pieno stile Pino Scotto.

Il cantante Pino Scotto rappresenta, senza ombra di dubbio, l’icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni ’70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza otto grandi album (sette di questi al ritmo di uno all’anno, fatto impensabile per una rock band della penisola) e con cui può permettersi di affrontare tour regolari dentro e fuori dai confini del nostro paese.

A due anni di distanza dall’uscita del suo ultimo disco “BUENA SUERTE”, Pino Scotto torna con un nuovo progetto inedito. “CODICI KAPPAO'” è il titolo emblematico di questo nuovo lavoro che esprime tutta l’amarezza per il degrado culturale e socio-politico vissuto dal nostro paese in questi ultimi anni, con la rabbia, la lucidità e la schiettezza che da sempre contraddistinguono l’artista.

Immancabili e ancor più eccezionali gli ospiti che prendono parte all’album, a conferma della straordinaria stima che Pino Scotto vanta tra i colleghi artisti. Citiamone alcuni: Ed. Bennato, Club Dogo, Modena City Ramblers, The Fire, Kee Marcello, Mike Terrana…
Come già nel precedente lavoro, lo stile hard ‘n’roll di questo disco viene arricchito ulteriormente da una ricerca orientata a sonorità più Art-rock e a tratti Prog, mantenendo il carattere, l’incisività e l’immediatezza da sempre marchio di fabbrica di Pino Scotto.
Allegato al full length con i brani inediti, il cofanetto contiene inoltre il concerto “Live… Rock for Belize” registrato al Summer Music festival di Lonca Di Codroipo (UD), tenutosi l’8 Agosto 2011, nel corso del “Buena Suerte Tour”.

 

CODICI KAPPAO’

CD1
1. Signora del voodoo 3:29
2. Meno male che adesso non c’è nerone (feat. Edoardo Bennato) 3:26
3. Codici kappaò 3:17
4. Festa & croce (feat. Aida Cooper) 3:52
5. Mayday 3:22
6. Pino… occhio (feat. Club Dogo) 3:45
7. Angus Day (Forever Young) 3:40
8. Business trash (feat. The Fire) 3:15
9. La terra ha il suo respiro 4:03
10. Work in Regress 2:51
11. Funambolo retrò (feat. Modena City Ramblers) 4:24
 
CD2
1. Quore di Rock’n’Roll 4:46
2. Get up shake up 4:33
3. Fighter 6:32
4. Morta è la città 4:02
5. Spaces and Sleeping Stones 4:57
6. Tempi lunghi 4:45
7. Che figlio di Maria 4:37
8. On fire 4:39
9. Piazza San Rock 5:47
10. Come noi 4:03
11. Diatribal Rock 5:06
12. Il grido disperato di mille band 7:26
13. Still got the blues (feat. Tolo Marton Band) 5:26