“Viaggiare è come sognare, la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa” recita una poesia di Edgar Allan Poe. E il sogno sta per iniziare per sedici ragazzi piacentini che, come ormai da qualche tempo, parteciperanno al progetto Kamlalaf.
Ma quest’anno la novità è rappresentata, almeno per uno dei viaggi in programma, dalla realizzazione di un documentario che cercherà, appunto, di far ricordare le esperienze vissute. A realizzarlo sarà Federico Maccagni, di professione videomaker, che prenderà parte alla spedizione in Bolivia.
Non si tratta per lui del primo viaggio, visto che era già salito agli onori della cronaca per il progetto “Highway to Khan”. Da Piacenza a Praga e poi via lungo l’Oriente fino a Ulan Bator (capitale della Mongolia).
Ora ci riprova, “anche se sarà una esperienza più organizzata” ha spiegato ai nostri microfoni. E’ la curiosità che lo spinge al viaggio ma non solo: “Ognuno ha i suoi mezzi per fuggire dalla quotidianità. C’è chi si appassiona alle arti, a me invece piace andare di persona e conoscere i diversi luoghi e culture”.
Il documentario, che sarà presentato al ritorno a Piacenza, avrà come protagonisti i partecipanti al viaggio, ha confermato Maccagni: “Si, sulla falsariga di Highway to Khan, mi piace tenere in primo piano le persone che viaggiano. Il contesto sarà la Bolivia e il soggetto siamo noi. Sarà bello vedere come si evolvono i pensieri e le emozioni rispetto a quello che incontreremo lungo il cammino”.
Federico Maccagni: nato a Piacenza, 1986. Liceo Scientifico, prosegue gli studi al Dams Cinema a Bologna. Durante gli studi fonda Noart, associazione culturale. Con la quale organizza eventi artistici dal basso. Nel 2007 si sposta a Milano, e nel 2008 consegue il diploma in Digital Film Making, al SAE Institute. Con i migliori compagni di classe fonda Lab8, network di videomakers freelance. Sotto questo logo lavora da 2 anni, per diverse agenzie di comunicazione milanesi, oltre ad un paio di trasferte in Francia e Spagna. In maniera collaterale si occupa di progetti di video e comunicazione a tema sociale: “A Satellite Dish Army” film sul Kurdistan e “Braccianti XXI Secolo” sulla situazione bracciantile immigrata nel sud italia.