Europei 2012: Italia – Spagna 0-4. Bruno Pizzul commenta la finale

Dolce e amaro. Questa alternanza di sapori ha contraddistinto la serata di ieri e la puntata di oggi. Insieme, i due sapori hanno colorato tutto il nostro europeo, dandoci la consapevolezza di avere iniziato a costruire qualcosa di buono ma, anche la coscienza che ci sono parecchie distanze da colmare, calcisticamente parlando dalle altre nazioni. Sentiamo il parere, sulla finale di ieri sera, di Bruno Pizzul.

Radio Sound

Bruno Pizzul: Alla resa dei conti, la stridente contraddizione tra quanto gli azzurri hanno saputo fare in questo europeo e il modo balordo con cui hanno interpretato l’atto conclusivo, crea imbarazzo anche in chi è chiamato a commentare la faccenda.

La figura centrale inevitabilmente diventa Prandelli. Bravo, coraggioso, attento nel cammino che ha portato all’insperata finale, strategicamente presuntuoso e convinto che il cuore dei suoi giocatori potesse contare più delle gambe e del talento altrui nella decisiva sfida con la Spagna. Lodevole l’intenzione di sviluppare un calcio propositivo, incauta la decisione di sfidare un formidabile avversario sul suo terreno preferito e, senza tener conto della stanchezza e delle precarie condizioni dei ?? azzurri. Così facendo, quello che in altre gare sembrava solo un fastidioso ??? spagnolo, è diventato calcio di micidiale incisività. Il palleggio lento e orizzontale di altre partite era causato dal fatto che ogni avversario teneva un gran numero di uomini dietro la linea della palla, intasando spazi e opportunità di inserimento.

Prandelli ha provato una strada diversa e ha pagato. Resta alla guida della nazionale, giusto così, il suo progetto continua. A lui e agli azzurri va un grazie per il tanto di buono che ci hanno regalato ma, perdere così una finale, fa male.

 

Solo amaro, invece, nelle parole dei giocatori, molti dei quali, nel dopogara, si sono lasciati andare a lacrime di delusione e tristezza. Carlo Santella sperava , anzi, credeva di scrivere tutt’altro capitolo per chiudere il nostro diario azzurro.

Carlo Santella: Lacrime e delusione. Le voci degli azzurri che hanno subito una Spagna travolgente nella partita più attesa. Cominciamo con il commissario tecnico Prandelli.

 

INTERVISTE (ascolta le interviste complete in allegato)

Prandelli: “E’ stato un grandissimo europeo. L’unico rammarico è che non abbiamo avuto forse qualche giorno per recuperare le forze…”

Il capitano Gigi Buffon.

Buffon: “Un grosso torneo. È stata una bellissima cavalcata e abbiamo dato tutto quello che avevamo…”

Giorgio Chiellini che ha dovuto lasciare il campo dopo pochi minuti.

Chiellini: “Siamo arrivati stanchi, sicuramente, comunque il mio infortunio e quello di Thiago lo dimostrano perché non siamo neanche riusciti a giocarcela…”

Bonucci, tra i più sofferenti per la sconfitta.

Bonucci: “Qualcosa ci è sfuggito quando siamo scesi in campo, non siamo stati determinati e cattivi al 100% per poter portare a casa questa coppa.”

E ancora Montolivo, Barzagli  e De Rossi.

Montolivo:“Dispiace perché c’è grande rammarico, grande frustrazione…”

Barzagli: “A mio avviso non stavamo benissimo fisicamente…”

De Rossi: “Ho la sensazione che lo ro siano ancora un pochino più forti…”

 

 

Solo dolce invece, se ci voltiamo indietro e valutiamo tutto questo europeo e, solo dolce infatti si trova dentro le pagelle di Bruno Pizzul, che vanno ad analizzare operato di tecnico e giocatori durante tutte queste sei partite.

Bruno Pizzul:  Una precisazione va fatta. L’ultimo compito in classe è andato male per tutti, docente compreso ma, in una valutazione generale dell’esperienza europea tutti vanno più o meno promossi. Voti relativi alla sola finale. Buffon: 5 e 5, non ha colpe specifiche sui goal subiti ma, beccarne 4 è dura. Abate: 5, incerottato anche lui, non incide. Barzagli: 5, non avere un “nueve vero” da marcare lo manda in confusione. Bonucci: 5.5, vedi Barzagli. Chiellini: 5, non doveva giocare, quasi inevitabile l’infortunio. Marchisio: 5, stremato è stato preso in mezzo dai palleggiatori spagnoli. Pirlo: 6, più che altro di stima. De Rossi: 5.5, esausto, ha dato il poco che aveva. Montolivo: 6, qualcosina ha provato. Perché sostituire proprio lui? Cassano: 5.5