Viaggio nell’Emilia americana del medico-fotografo Paolo Simonazzi

Si è aperto oggi ufficialmente uno dei più importanti appuntamenti musicali letterari della nostra provincia e non solo: il Festival Blues Piacenza “Dal Missisipi al Po” giunto quest’anno all’ottava edizione. Un’apertura originale e “stilosa” con l’inaugurazione di una mostra fotografica dal titolo emblematico: “Tra la via Emilia e il West”. Alle 16, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Tiziana Albasi, di numerose autorità e di un folto pubblico di appassionati, l’autore Paolo Simonazzi di Reggio Emilia ha illustrato le sue opere: un viaggio attraverso classiche icone americane che, se viste da vicino, si rivelano nella loro “emilianità”. E lo spiega proprio Simonazzi mentre indossa una t-shirt con la tipica sagoma della Route66 ma al cui interno figura una scritta decisamente più nostrana: “SS9”, che poi è la Strada Statale 9 ovvero la via Emilia.

“Ho cercato di tradurre in immagini il sogno americano – ha detto Simonazzi, che nella vita oltre al fotografo fa anche il medico fisiatra – Un sogno fatto soprattutto di musica a cui tanto deve la musica della nostra terra. E non è un caso se alcuni tra i più grandi rocker italiani sono nati lungo la via Emilia”.

E sempre lungo la via Emilia o negli immediati paraggi l’autore è riuscito a scovare chicche favolose che trasudano America e Pianura Padana al tempo stesso come la “Pensione Filadelfia”, scritto rigorosamente con la effe al posto del ph; oppure come l’insegna del “Midnight Coffe” con una sola “e” alla fine.

Nello stesso contesto Claudio Gavioli, altro fisiatra, ex medico sportivo del Modena calcio, ha presentato la sua ultima fatica letteraria (la quinta): “L’uomo solitario”, diario di un viaggio paradiso-inferno e ritorno lungo la strada italiana che, forse più di ogni altra, porta con sé le suggestioni di un’America sognata e lontana. Con lo spettro di Johnny Cash a fare capolino tra le righe.