“L’Assemblea dei dipendenti dell’Agenzia del Territorio di Piacenza, a larga maggioranza, unitamente alle OO.SS. Fp Cgil, Cisl FP, Uil PA, Salfi, approva il seguente Ordine del Giorno:
La decisione unilaterale del Governo, al termine del Consiglio dei Ministri del 15 giugno, fuori Ordine del Giorno e senza il minimo accenno preventivo, di sopprimere l’Agenzia del Territorio e l’Agenzia dei Monopoli, trasferendone competenze e risorse umane e strumentali rispettivamente all’Agenzia delle Entrate e all’Agenzia delle Dogane, lascia a dir poco sconcertati.
In cinque minuti vengono cancellati non solo più di cento anni di storia del Catasto Italiano, ma lo sforzo, l’impegno, l’alta professionalità e i molteplici risultati raggiunti dai lavoratori di questa Agenzia in materia di lotta all’evasione fiscale, accatastamento degli immobili fantasma, corretta attribuzione delle rendite, con ricadute positive sulle entrate dell’erario.
Il Governo pretende, con questo intervento, di realizzare un risparmio che nella realtà è tutto da dimostrare e che ricade, però, in modo preoccupante sulle spalle dei dipendenti, con la riduzione del 10% delle dotazioni organiche (che si traduce in progressiva perdita di posti di lavoro sul territorio), con la minaccia dell’attuazione di procedure di mobilità previste dal D.Lgs. 165/2001 e dal “Decreto Brunetta” (D.Lgs. 150/2009), con una verosimile perdita di professionalità e possibilità di carriera.
Tutto questo non può che determinare una diffusa preoccupazione e demotivazione di tutto il personale, che negli anni ha già dovuto far fronte al blocco dei contratti, alla perdita del potere d’acquisto dei salari, alla progressiva riduzione delle risorse per il salario accessorio, al blocco del turn-over con conseguente aumento dei carichi di lavoro, e che ha affrontato tutto questo con grande spirito di sacrificio, assicurando livelli di rendimento altissimi e un’ottima risposta in tema di lotta all’evasione ed elusione fiscale.
Con il Decreto Legge licenziato dal Governo le Agenzie Fiscali vengono brutalmente depotenziate, costrette a perdere tempo prezioso perché impegnate a riorganizzare i propri uffici, le proprie strutture, i sistemi informatici, il sistema della comunicazione interna ed esterna, la formazione, nonché la propria governance.
La scelta è difficilmente comprensibile anche dal punto di vista delle attività delle singole Agenzie, infatti unificare il Territorio con le Entrate determina il rischio concreto di perdita delle specificità organizzative che sono, per le Agenzie Fiscali, sempre in funzione degli obiettivi assegnati.
Il Decreto Legge pone forti dubbi anche sul risparmio economico derivante dall’operazione stessa: dal punto di vista dell’accorpamento degli uffici non ci sarà alcun risparmio legato alle lavorazioni perché le stesse non sono sovrapponibili e se si vogliono salvaguardare le professionalità esistenti ci sarà un semplice trasferimento dei lavoratori da un ufficio all’altro, con relativi costi di gestione.
La strategia del Governo, che da un lato sbandiera la lotta all’evasione fiscale come proprio impegno e obiettivo primario e dall’altro sopprime uffici fiscali che sono veri presidi di legalità con alti livelli tecnologici, risulta decisamente contraddittoria e controproducente.
Ulteriore e forte preoccupazione desta l’annuncio della soppressione totale delle Agenzie Fiscali nelle province con numero di abitanti inferiore a 300.000, caso che riguarda da vicino i lavoratori degli Uffici Provinciali di Piacenza.
E’ assolutamente indispensabile che il Governo valuti attentamente le ricadute che tali soppressioni avranno sui lavoratori, sull’utenza, sull’efficacia dei servizi, sui risultati in termini di lotta all’evasione fiscale e di entrate per l’erario.
I lavoratori chiedono che sia assicurato il mantenimento dell’attuale assetto delle Agenzie Fiscali con l’alto livello di professionalità raggiunto e assicurato in questi anni da dipendenti qualificati e responsabilmente impegnati nel propri lavoro, che l’Agenzia del Territorio non perda le proprie specificità, che la città non perda i servizi offerti e garantiti da tale Ufficio, oltre a circa 250 posti di lavoro considerando tutte le Agenzie Fiscali.
Esprimendo quindi il totale dissenso verso il Decreto Legge di “razionalizzazione dell’amministrazione economico-finanziaria” che prevede appunto, tra l’altro, la soppressione dell’Agenzia del Territorio, l’assemblea e le OO.SS. in premessa avviano una campagna di protesta e metteranno in atto tutte le forme di lotta e mobilitazione che riterranno necessarie, compresa l’eventuale proclamazione dello stato di agitazione, per ottenere dal Governo la cancellazione di questo Decreto assolutamente insensato”.