Scarsamente illuminati e con pochi servizi igienici, i campi nomadi dell’Emilia-Romagna vanno migliorati. Per questo la Regione ha stanziato un milione di euro: per interventi di riqualificazione delle 57 aree di sosta in cui vivono 1.782 persone di origine Sinti (circa il 90%) e Rom. Per la maggior parte si concentrano in quattro province: circa 500 persone vivono a Bologna, 446 a Modena e 428 a Reggio Emilia; segue Piacenza con 161 nomadi. Dai dati in possesso della Regione, esistono “carenze, anche se assai meno rilevanti rispetto al passato- si legge nella delibera approvata dalla Giunta Errani lo scorso 18 giugno- relativamente all’illuminazione pubblica (previste nell’80,8% dei campi), alla disponibilità delle strutture per i servizi igienici (previste nell’88,5% ) e alle docce (previste nell’80,8%)”. Da qui la decisione da parte di viale Aldo Moro di intervenire.
“Uno dei nodi critici per l’inclusione sociale dei nomadi continuano ad essere le difficili condizioni di vita nei campi- sostiene la Regione – persistono campi, spesso sovraffollati, che mancano dei servizi essenziali e delle condizioni minime di sicurezza”. Con la delibera del 18 giugno, la Giunta Errani ha stabilito la ripartizione dei fondi per le singole province (Bologna 305.200 euro; Modena 272.500 euro; Reggio Emilia 261.600 euro; Piacenza 98.100 euro; Ravenna 45.780 euro; Rimini 41.420 euro; Ferrara 37.060 euro; Parma 28.340 euro), basandosi sulla rilevazione della popolazione nomade al 30 novembre 2009 e tenendo conto che non ce ne sono in provincia di Forli’-Cesena. I Comuni potranno chiedere il contributo entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera sul bollettino ufficiale.
REGIONE: OLTRE 1 MILIONE DI EURO PER I CAMPI NOMADI. LA LEGA CHIEDE LO STORNO DELLE SOMME A FAVORE DEI TERREMOTATI
“La scelta di persistere nello stanziamento di un milione e 90mila euro per la “riqualificazione e messa in sicurezza” dei campi nomadi, dimostra lo strabismo politico della giunta Errani, che neanche di fronte alla carenza di risorse per fronteggiare i danni causati dal terremoto, prosegue imperterrita nel destinare ogni anno ingenti risorse per i campi nomadi.
Nell’aprile scorso, a seguito dell’annuncio dello stanziamento da parte dell’assessorato, la Lega Nord era già intervenuta duramente per condannare la scelta dell’esecutivo regionale. Oggi, dopo il dramma del sisma, quella scelta è ancora più grave, ed incomprensibile.”.
Così il gruppo regionale del Carroccio (composto dai consiglieri Mauro Manfredini, Manes Bernardini, Stefano Cavalli, Roberto Corradi), commenta la delibera di giunta regionale del 18 giugno scorso, che ha stabilito la ripartizione dei fondi destinati ai campi nomadi delle singole province.
“Stanziare un milione e 90mila euro per i campi nomadi, con migliaia di emiliani sfollati che attendono di poter ritornare nelle proprie case danneggiate dal sisma, è una scelta che lascia esterrefatti. Ad aprile il gruppo Lega Nord in Regione aveva presentato una risoluzione per impegnare la Giunta a dirottare il milione e 90mila euro a favore dei consorzi Fidi, per assistere le tante imprese (e relativi posti di lavoro) messe a rischio dalla crisi; oggi, dopo il doloroso e luttuoso sisma, chiediamo che questi soldi vengano destinati alla ‘riqualificazione e messa in sicurezza’ delle case degli sfollati emiliani, e non per i campi nomadi. Chiediamo alla giunta un gesto di dignità politica: che almeno in un momento così drammatico si possa garantire priorità alla nostra gente terremotata”.