Ribadito che la fase di attuazione del polo di “Molinazzo Sud”, che trae le sue origini dal Piae (Piano infraregionale delle attività estrattive) 2001, vede come interlocutore principale il Comune di Rivergaro, e non la Provincia di Piacenza, l’Amministrazione di corso Garibaldi ha riconfermato comunque la propria disponibilità a partecipare al tavolo di confronto sulle possibili soluzioni relative alle misure compensative e alle mitigazioni ambientali degli interventi nell’area antistante il castello di Rivalta. Un ruolo istituzionale ma super-partes, insomma, quello che ricoprirà la Provincia all’interno del confronto tra il proprietario del castello di Rivalta, il Comune di Rivergaro e Ccpl, che hanno scelto, durante l’incontro di questa mattina in Provincia, di perseguire la strada del dialogo e di arrivare alla condivisione di una soluzione sostenibile.
L’attuale Amministrazione provinciale si deve muovere sulla base di strumenti che il decorso degli anni ha fatto diventare definitivi e allo stato attuale, come sottolineato nella lettera inviata in data odierna dalla Provincia di Piacenza alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Parma e Piacenza (in risposta alla nota del soprintendente Luciano Serchia), l’unica possibilità di trovare una soluzione “è all’interno di una procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) che verrà avviata dal Comune di Rivergaro”. “Non confondiamo – ha esordito il presidente della Provincia Massimo Trespidi – il livello di pianificazione con quello attuativo. La Provincia si conferma disponibile a prendere parte, così come richiesto dagli stessi interlocutori, al confronto per favorire la ricerca di possibili soluzioni condivise dalle parti nel rispetto delle reciproche e legittime posizioni”. “L’Amministrazione provinciale – ha aggiunto l’assessore provinciale alla Programmazione Patrizia Barbieri – sta facendo il massimo per sintetizzare le esigenze di tutti. La pianificazione di 11 anni fa è definitiva; l’avvio della fase autorizzativa, che è in capo al comune di Rivergaro, consentirà alle parti di esprimere le proprie valutazioni e soprattutto di conoscere un progetto di intervento che al momento non è ancora stato presentato. Se il tavolo produrrà in tempi brevi una soluzione, le parti potrebbero arrivare alla procedura di Via con un progetto condiviso”.
Comune l’intenzione del conte Orazio Zanardi Landi, proprietario del castello di Rivalta, del Comune di Rivergaro, rappresentato dall’assessore Fabrizio Narboni, e di Ccpl, rappresentato da Gabriele Cignatta, di trovare un accordo che contemperi le diverse esigenze. “Sottolineo – ha detto Zanardi Landi – la mancanza della responsabilità in capo all’attuale Amministrazione provinciale relativamente alla situazione che si è creata e offro la disponibilità al confronto con lo spirito di ricercare una soluzione che salvaguardi il castello”. “Le istituzioni – ha rilevato l’assessore alle politiche Ambientali del Comune di Rivergaro Narboni – stanno lavorando dal lontano 2001 sulla previsione del comparto estrattivo di Molinazzo, che ha una finalità notevole dal punto di vista del recupero ambientale e delle zone umide perifluviali”. “La proposta – ha quindi concluso Cignatta – è quella di vagliare insieme al conte Zanardi Landi e al Comune gli approfondimenti e gli studi in corso, approfittando della disponibilità della Provincia per la ricerca di una soluzione. Stiamo valutando un intervento flessibile in ordine alle modalità e ai tempi, in cui le soluzioni compensative potrebbero essere anticipate rispetto agli interventi. In tal modo le mitigazioni potrebbero avere il tempo di svilupparsi prima ancora di procedere con qualsivoglia attività e questo consentirebbe di non deturpare l’area”.
Presenti all’incontro anche il presidente della commissione consiliare “Programmazione e Sviluppo economico e territoriale” Giampaolo Maloberti e i consulenti tecnici del conte Zanardi Landi Massimo Varani e Erminio Affaticati.