Collaborazione e sostegno concreto dei comuni piacentini nei confronti di quello di Medolla, non solo per far fronte all’emergenza sisma e favorire la rinascita del territorio, ma anche per avviare una relazione stabile tra le due comunità. E’ il frutto della visita che la delegazione di amministratori piacentini composta dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi, dalla parlamentare Paola De Micheli, dal consigliere regionale Marco Carini e da Roberto Reggi, nella sua veste di responsabile nazionale per la Protezione Civile dell’Anci, ha effettuato a Mirandola e a Medolla, due delle località della provincia di Modena tra le più colpite dal terremoto delle settimane passate. Un viaggio promosso dal consigliere regionale Carini insieme alla collega modenese Palma Costi, che ha consentito di constatare da vicino le esigenze delle comunità che faticosamente stanno cercando di uscire da una logica di emergenza per riprendere il cammino della normalità. “Abbiamo incontrato il sindaco di Medolla Filippo Molinari – ha spiegato Dosi – uno dei comuni più interessati dalle distruzioni del sisma e tuttavia non ancora gemellato con nessun’altra comunità. Per questo abbiamo posto le basi di una collaborazione stabile sulla scorta della disponibilità offerta dai comuni piacentini in occasione dell’incontro di Palazzo Gotico dedicato all’Imu. Si tratta di attivare progetti mirati in grado di risollevare tante attività, non solo quelle economiche, ma anche culturali e sportive. Già in settimana riceveremo proposte più concrete per far convergere le nostre risorse e disponibilità”. Paola De Micheli ha raccolto una serie di indicazioni utili per apportare miglioramenti al decreto governativo sul terremoto: “In settimana terremo una riunione dei parlamentari emiliani sulla questione, occorre già pensare alla fase successiva all’emergenza ed è significativo che l’attenzione di questa gente sia concentrata soprattutto sulle imprese e sulle scuole, come vero simbolo della speranza e del futuro”. Marco Carini, che aveva già visitato queste zone una settimana fa, ribadisce la validità del modello del gemellaggio tra comunità: “Abbiamo visto come a Mirandola il rapporto diretto che hanno instaurato con la città di Torino sia realmente efficace per rispondere ai bisogni dei cittadini e sia in grado di guardare al futuro, per offrire una prospettiva di ripresa duratura. Sono azioni che vanno ben al di là degli interventi della Protezione Civile, propri della fase di emergenza”. Roberto Reggi ha ricordato l’importanza della supervisione dell’Anci nazionale sui gemellaggi “per evitare che non ci siano comuni che restino sprovvisti di questo sostegno”. “Al di là delle chiacchiere e degli interventi generici – ha affermato – ai comuni servono misure molto concrete, tutte stabilite dai nostri protocolli: l’apertura di un conto corrente sul quale far arrivare le risorse, l’aiuto dei tecnici e degli agenti di polizia municipale per proseguire i controlli e i rilievi sugli edifici, e azioni atte a garantire la continuità amministrativa dei municipi”.
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