Aggiornamento ore 17 50.
Dopo i fatti delle ultime ore l’associazione Salva Piace ha comunicato di aver indetto un’assemblea per lunedì 18 giugno alle 18 30. Questo il testo del comunicato apparso su Facebook:
In seguito a quanto accaduto oggi è stata indetta una ASSEMBLEA DEL SALVAPIACE LUNEDI’ 18 GIUGNO ALLE ORE 18.30 PRESSO LA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE IN VIA CASSOLI 18 A PIACENZA. Tutti gli associati sono invitati a partecipare !!
Tifosi delusi, dunque, ma forse c’è ancora un minimo barlume di speranza. Pur essendo andata male questa mattina in Tribunale anche la terza asta che avrebbe potuto assicurare un futuro al Piacenza calcio, ora spuntano 400mila euro del movimento “Salva Piace” che proponendosi come socio, potrebbe riaprire una partita ormai quasi definitivamente chiusa. Pare infatti che due imprenditori piacentini, che preferiscono rimanere nell’anonimato, abbiano dato la loro disponibilità all’associazione “Salva Piace” a versare 200mila euro a testa, 400mila in tutto, che si andrebbero quindi a sommare ai 30mila già raccolta dal sodalizio nato per non far sparire nel nulla la squadra biancorossa. Purtroppo questa offerta ieri non è stata supportata dagli impreditori che sembravano voler rilevare il Club. Certo, non bastano nemmeno 400mila euro, ma potrebbero rappresentare lo stimolo per potenziali investitori tuttora indecisi. E la speranza è che si decidano entro lunedì, giorno della chiusura dell’esercizio e quindi termine ultimo per qualsiasi possibile miracolo.
L’asta di stamattina, si diceva, è andata male. Era la terza e anche oggi in Tribunale non si sono presentati acquirenti. Nelle ultime 48 ore –ha fatto sapere Franco Spezia, il curatore – si è fatto tantissimo: un incontro dopo l’altro ma nessuno che purtroppo si è rivelato risolutivo. Solo un’offerta è arrivata ma per il marchio e, chiaramente, non è stata sufficiente.
Due i fattori che hanno inciso maggiormente sulla debacle di questo tentativo di salvataggio: le incognite sul prossimo campionato legate soprattutto alla possibile penalizzazione al Piace e una crisi economica ancora pesantissima che ha convinto a tener chiusi i portafogli di numerosi investitori potenzialmente interessanti.
Entro le 12 si saprà la verità sul futuro del Piacenza calcio. Un futuro che per certi versi sembra già scritto. Difficile che anche oggi, com’è accaduto nelle prime due aste, sul tavolo del Giudice giunga un’offerta, quindi dalla prossima settimana si comincerà a pensare da dove ripartire, dalla serie D o dal campionato di Eccellenza. L’unica speranza per la scadenza odierna è che si possa concretizzare con un’offerta il progetto portato avanti nelle ulstime settimane dai fratelli Pighi, con un riavvicinamento a Beccari, anche se mancherebbe sempre il terzo socio indispensabile per condurre una squadra in Lega Pro. L’offerta potrebbe arrivare anche all’ultimo istante com’è accaduto lo scorso maggio a Savona, dove il miracolo si è concretizzato a 10 minuti dal termine dell’ultima asta. Un imprenditore savonese si è aggiudicato la società con un assegno di cinquemila euro, la garanzia minima richiesta, e l’offerta, di un euro, per l’acquisto del club trovando così la via della salvezza.