C’è anche Piacenza tra le province che hanno contribuito maggiormente alla crescita delle esportazioni nazionali nel primo trimestre 2012, spiegando oltre il 70% della crescita complessiva. Queste sono: Arezzo (+56,4%), Milano (+7,3%), Siracusa (+40,0%), Torino (+7,6%), Varese (12,6%), Bergamo (+7,4%), Padova (+11,0%), Modena (+7,1%), Reggio nell’Emilia (+8,4%) e Piacenza (+29,7%). Altre province che presentano una dinamica particolarmente sostenuta delle esportazioni, con un contributo superiore a 0,10 punti percentuali alla crescita delle esportazioni nazionali, sono Taranto (+34,2%), Parma (+10,7%), Napoli (+10,0%), Pavia (+11,1%) e Latina (+11,7%). Quelle altrettanto dinamiche, ma con un contributo compreso tra 0,06 e 0,10 punti percentuali, sono Ferrara (+15,8%), Massa Carrara (+30,1%), Caltanisetta (+95,8%), Lodi (+15,7%), Catania (+31,3%) e Rovigo (+15,5%). Tra le province che presentano una significativa flessione delle vendite all’estero associata ad un rilevante impatto negativo sulla crescita delle esportazioni nazionali (-0.10 punti percentuali) si segnalano Genova (-23,6%), Potenza (-45,8%), Belluno (-21,0%) e Trieste (-23,2%). Nel primo trimestre 2012, tra le regioni che presentano i contributi maggiori alla crescita delle esportazioni nazionali, si segnala un forte incremento delle vendite all’estero per Sicilia (+30,4%), Toscana (+14,2%), e Puglia (+10,1%), mentre risultano relativamente meno dinamiche l’Emilia-Romagna (+7,4%), la Lombardia (+6,4%) e, con valori inferiori alla media, il Piemonte (+5,1%). Le altre regioni che presentano una crescita delle esportazioni superiore alla media nazionale (Figura 1) sono Campania (+7,5%), Marche (+6,2%), Umbria (+5,8%) e la provincia di Trento (+5,9%). Aumenti inferiori alla media nazionale si registrano, invece, per il Veneto (+2,1%), il Lazio (+2,9%), la Sardegna (+4,6%) la provincia di Bolzano (+1,2%) e la Calabria (+0,3%). Infine, in marcata flessione risultano le esportazioni di Basilicata (-38,9%), Molise (-26,0%), Valle d’Aosta (-17,8%) e Liguria (-12,9%). L’Emilia-Romagna, con un incremento tendenziale delle vendite verso i paesi Ue del 7,1% è la regione che fornisce il maggiore contributo alla crescita delle esportazioni nazionali verso quest’area (+0,9 punti percentuali). Aumenti delle vendite sui mercati Ue associati a contributi significativi alla crescita delle esportazioni nazionali verso quest’area si registrano anche per Toscana (+9,6%), Lazio (+8,1%), Puglia (+12,6%) e Sicilia (+7,7%). Per Sardegna (-29,0%), Basilicata (-35,5%), Molise (-29,0%) e Valle d’Aosta (-21,5%) si rileva, invece, una forte flessione tendenziale delle vendite nei paesi Ue.