Compleanno sopra le righe,
restano in carcere i quattro arrestati

AGGIORNAMENTO – Si è concluso il processo per direttissima, nei confronti dei quattro romeni fermati dalla polizia e, chiusi nella camera di sicurezza, hanno sfasciato tutto aggredendo un albanese in attesa di verifiche. Il giudice Maurizio Boselli ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutti e quattro e  il processo è stato rinviato al 18 giugno.

Radio Sound

NOTIZIA 30/05 – Sono tutti rumeni, di 27 anni, due di 23 anni e l’ultimo di 25, tutti domiciliati a Piacenza, i protagonisti di una notte folle tra un appartamento di via San Bartolomeo e la questura. Quattro gli arresti da parte della polizia. Un quinto è stato denunciato per disturbo del riposo e della quiete delle persone.

I fatti: alle 2,35 diverse chiamate alla sala operativa da parte di tre soggetti residenti in via San Bartolomeo che segnalavano che alcune persone disturbavano il riposo con schiamazzi e musica ad alto volume. Sul posto gli agenti di due volanti hanno trovato cocci di vetri per terra, tracce di urina. Una forte rumore di musica proveniva da uno stabile il cui accesso avveniva da una porta spalancata che dà sulla via. La polizia  è entrata nella stanza e ha trovato cinque persone parzialmente svestiti con bottiglie di vetro in mano, tutti ubriachi. Nella stanza cocci di vetro ovunque. Avevano anche escoriazioni agli arti e al volto e indumenti macchiati di sangue. I cinque sono stati invitati a posare le bottiglie e a esibire i documenti, richiesta alla quale gli stranieri si sono opposti. A quel punto è iniziata quasi una trattativa. Alla fine hanno consegnato i documenti. Uno dei cinque è stato denunciato. Mentre erano in corso le procedura di denuncia gli altri quattro hanno continuato a disturbare, ragione per la quale sono stati accompagnati in questura e identificati.

Una volta nella sala d’attesa della questura, insieme con un albanese fermato in attesa di accertamenti sulla sua eventualità clandestinità. Tra i rumeni e l’albanese ne nasce una baruffa dopo che uno dei balcanici aveva intimato all’albanese di consegnargli tutto anche con un pugno al naso fratturato. Ancora disturbo con pugni, calci alla porta e minacce alla polizia. Hanno perfino sradicato a calci la cornice del vetro blindato della saletta che, lanciata nella sala delle volanti, ha rotto un computer.

I quattro hanno cercato di scappare dalla finestra, ma sono stati bloccati dagli agenti. Non  è finita: uno dei quattro ha poi accusato falsamente uno degli agenti di avergli rubato 3mila euro.

Al termine di una nottata lunga e rocambolesca i quattro sono stati arrestati, non senza resistere (due agenti feriti in questa fase). Le accuse vanno da tentata rapina, lesioni personali, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, disturbo al riposo delle persone, danneggiamenti a pubblico edificio.