Il difficile periodo economico che stiamo affrontando è arrivato a toccare gli immigrati. E’ notizia di lunedì, secondo la quale il 10,5% di questi sarebbe pronto a partire entro la fine dell’anno per la difficile situazione economica e, ben 1 milione sarebbero gli stranieri “scomparsi” che non risulterebbero più presenti in Italia (è un dato poco significativo ma che comunque può far riflettere).
Per l’Italia è stato un lunedì pieno di notizie, dalla proclamazione dei nuovi Sindaci, alle nuove scosse di terremoto che non danno tregue all’Emilia fino, purtroppo, alla ricerca del terrorista della strage di Brindisi. La Borsa italiana fa fatica, pesa lo stacco dei dividendi (ftse mib -0,28), bene le altre piazze europee grazie anche all’impennata di Wall Street.
Ottimo recupero martedì per Piazza Affari (+3,41%), rimbalzo dovuto alle attese per il vertice informale tenutosi a Bruxelles tra i leader europei.
Soffermiamoci invece sulla giornata di mercoledì. Il guadagno ottenuto viene completamente perso; negative tutte le piazze (Milano la peggiore a -3,68%), spread risalito a 428 punti base e Euro sotto a 1.26 con il dollaro.
E’ sempre la Grecia il fulcro di questa critica situazione finanziaria, infatti le numerose notizie di una sua possibile uscita da Eurolandia, mettono in difficoltà i mercati. Intanto Francia e Germania non trovano un’accordo sugli Eurobond (non troppo condivisi dalla cancelliera tedesca), mentre Monti e Hollande sono uniti sulla priorità della crescita comune e sul forte ruolo che dovrebbe avere la BCE e sull’importanza delle eurobbligazioni.
Interessante, quando si parla di spread, mettere in evidenza il rendimento di un Bund tedesco a 2 anni fissato a 0.07% (la Germania ha la fortuna di finanziarsi a tasso 0, ma così è facile rendere il differenziale alto).
Nuova altalena per le borse che, giovedì, recuperano in parte le perdite subite (ftse mib +1,13%). Conferme di Monti sulla necessità delle eurobbligazioni e l’attenzione che, un possibile default della Grecia, sarebbe un problema per tutti gli altri Stati europei.
E’ stata anche la settimana del cambio di vertice a Confindustria, la Marcegaglia dopo 4 anni “torna in azienda”, lasciando il posto al nuovo presidente Giorgio Squinzi.
Breve parentesi anche per Facebook. Dopo il crollo del valore delle azioni, i vincitori della saga del collocamento hanno un volto: sono i grandi fondi quali Capital Research & Management, Fidelity e anche le grandi banche quali Morgan Stanley che, tramite manovre finanziarie è riuscita a fare la parte del leone (guadagno stimato in cento milioni di dollari), mantenendo tutte le operazioni regolari.
Venerdì debole ma positivo per Piazza Affari (ftse mib +0,36%), dollaro stabile a 1,2517.