Sarà un sabato “caldo” quello in arrivo, per la Iori Casa D’Aste, in attesa della undicesima asta che si terrà in via Gazzola 8 a Piacenza. Sono aumentati a 262 i lotti che verranno “battuti” al miglior offerente, dalle 10 della mattina fino alle 19 del tardo pomeriggio. Indubbiamente l’attesa maggiore si concentra su “Il Fauno” di Peter Paul Rubens che, a sorpresa, il titolare della “Maison de Vent” piacentina Stefano Iori ha voluto, non con poche riserve, lanciare in quest’asta ma solo a chi ne farà richiesta. L’interesse nei confronti del pittore “fiammingo” però non è tardato anzi, fino a poche ore fa, si sono registrate alcune importanti proposte provenienti principalmente da collezionisti privati stranieri, da una grande società bancaria italiana e da un notissimo personaggio del mondo dello spettacolo nazionale. Gli interessati hanno sottoposto alcune ipotesi che potrebbero spingere Iori a lanciare “Il Fauno” in asta, con l’inevitabile corsa al rialzo. Insomma “colpo” milionario in vista anche se tutto fa credere che, qualora il quadro non dovesse trovare spazio di “manovra” durante l’asta, gli “agguerriti”acquirenti non molleranno facilmente la “preda”. Un sabato 26 maggio pronto ad entrare negli annali delle aste italiane, nelle quali, non è consuetudine “battere” quadri di così alto valore storico ed economico.
Conosciamo meglio Il Fauno e il suo autore. Peter Paul Rubens fu un noto pittore “fiammingo” nato a Siegen in Germania il 28.06.1577 e scomparve ad Anversa in Belgio il 30.05.1640. Giudicato dal noto storico dell’arte Giuliano Briganti come l’archetipo del barocco, ha indubbiamente dato vita a questa corrente riconosciuta come europea di stanza nordico/francese. Apprezzato e ben voluto, ha lavorato per le più importanti famiglie aristocratiche internazionali, per le quali, ha creato opere di inestimabile valore. La Sua vena artistica mescolò linee classicheggianti con quelle barocche di dilatazione delle forme, di ritmo infinito, di fastosità e di bellezze decorative e uno sfondo di realismo scenario della trasfigurazione dei sensi. Proprio in questo va considerato Il Fauno. Un quadro che brilla in assoluto per la ricchezza dei materiali usati, nelle lumeggiature con il prezioso giallorino, nonché il supporto cartaceo che, all’epoca, era più costoso della stessa tela. L’opera è stata individuata in un inventario del 1794 risalente alle raccolte reali del Belgio.
Appartenuto alla raccolta privata della nobile famiglia veneziana dei Mocenigo, alla quale si annoverava anche il Doge, è datato 1620 così come attestano gli esami chimici effettuati nel 2009. Il Quadro riporta sul retro della tela, del telaio e della cornice il numero originale di collezione. Il Fauno è stato esposto, per la prima volta al pubblico, in occasione della mostra di antiquariato Antiquart svoltasi a Palazzo Gotico di Piacenza dal 12 al 15 aprile 2012. L’opera, raffigurante “Pan e Siringa” è stata scoperta recentemente in un importante palazzo lombardo ed è riportata su tela 54 x 42 con tecnica olio su cartoncino. Si trova in eccellente stato di conservazione e il suo valore di mercato è attualmente valutato oltre il milione di Euro, così come certificato anche dalle autentiche dei professori Vittorio Sgarbi e Maurizio Marini. Per l’occasione di Antiquart, furono davvero tanti i partecipanti accorsi a gustare le meraviglie di questo quadro risalente al XVII° secolo da tutta l’Italia.