“Non si chiamavano ‘scorta’, ma Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Ma anche gli unici sopravvissuti Antonino Vullo e Giuseppe Costanza“. A vent’anni di distanza dalle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio, anche Piacenza ricorda il sacrificio dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e degli uomini delle loro scorte. Lo fa con un’assemblea indetta dal Siap del segretario Sandro Chiaravalloti che si è tenuta questa mattina in questura alla presenza del questore Calogero Germanà (che sfuggì a un attentato ordinato da Totò Riina 57 giorni dopo via D’Amelio) e del segretario della Uil Massimiliano Borotti. “Non si deve dimenticare quello che è accaduto – hanno detto – Mai abbassare la guardia. Tutti noi portiamo dentro i segni di quei giorni” ha detto Chiaravalloti. Ai poliziotti presenti il questore Germanà ha ricordato di essere “promotori di giustizia”. “A chiunque può capitare di dare la propria vita ad altri, specialmente facendo questo lavoro. Noi svolgiamo un compito altamente umano. Ogni giorno con la nostra attività testimoniamo l’impegno dei colleghi che non ci sono più”. Borotti ha invece ricordato una frase eloquente: “Un popolo veramente libero è un popolo senza eroi”. Tra gli agenti presenti anche Mauro Nicoli (oggi in servizio alla Polizia Stradale) che fu aggregato a Palermo nel 2002, un mese dopo la strage di via D’Amelio, a soli 22 anni. “Quando ci siamo trovati a ripassare sul luogo della strage sentiva ancora l’odore di carne bruciata. Sono cose che ti porti dentro per sempre”. Oggi pomeriggio in piazza Cavalli alle 18 la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Libera.
AGGIORNAMENTO ORE 9 – Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, i poliziotti della scorta. E insieme a loro, vent’anni dopo, anche Melissa Bassi. Sono le stragi degli innocenti che verranno ricordate oggi pomeriggio alle 18 in Piazza Cavalli, con un corteo silenzioso organizzato dal coordinamento di Libera Piacenza, Cgil, Cisl e Uil e da tutte le associazioni e i cittadini che vorranno partecipare: dal punto di ritrovo il gruppo attraverserà il centro cittadino fino ad arrivare in piazza Duomo, dove è in programma una breve commemorazione. Nessun striscione, secondo il progetto degli organizzatori del corteo che ieri si sono ritrovati per organizzare l’evento: “Al posto degli striscioni e delle bandiere chiediamo a chi parteciperà alla manifestazione di presentarsi con un semplice fiore – ha confermato Antonella Liotti -, e soprattutto lanciamo l’invito a tutta la cittadinanza: associazioni, gruppi e semplici cittadini”.
Stesso intento anche per l’iniziativa del Siap, in programma in mattinata. In occasione del ventesimo anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita i colleghi della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, il Sindacato di Polizia di Piacenza, dalle ore 9 alle ore 11, organizza una assemblea sindacale aperta a tutti presso la sala riunioni della Questura. Una iniziativa nel più importante Ufficio della Polizia di Stato della provincia “affinché le parti sociali e la parte datoriale della polizia siano insieme”, fa presente il segretario provinciale Siap Sandro Chiaravalloti.