Appare sereno, Andrea Paparo, nonostante la sconfitta. “La prendo accettando il verdetto sacro degli elettori, faccio gli auguri a Paolo Dosi. Ma devo fare anche alcune riflessioni: è stata un’elezione viziata da un alto astensionismo, ci deve far riflettere tutti, maggioranza e opposizione per ricucire il rapporto tra cittadini e politica e tra politica e pubblica amministrazione”. Paparo lo spiega apertamente: l’alto astensionismo ha penalizzato più la sua parte politica. “Il dato dell’astensionismo ha più influito più su una fascia di elettori che un’altra, per il centrodestra, le minoranze organizzate hanno armi in più rispetto a un’area politica con altra composizione. E’ stato comunque un risultato comunque miracoloso se paragonato a come è andata la mia area politica in tutt’Italia. Un ottimo risultato se si pensa a come siamo partiti. Se ci si credeva prima, però, forse avremmo ottenuto un altro risultato. Comunque sia ho dato tutto me stesso. E’ stata una campagna elettorale corretta, fatta sui contenuti, interpreteremo il ruolo vigile attento e costruttivo che prevede la democrazia. Rimpianto per i mancati apparentamenti? No, sono sempre stato coerente con la linea di rinnovamento che ho voluto dare fin dall’inizio. La mia era una scelta di coraggio”.
PDL: “ABBIAMO PAGATO LE DIVISIONI E L’APPOGGIO AL GOVERNO MONTI”
Uno spoglio delle schede rapidissimo quello di oggi pomeriggio che in un paio d’ore ha spento le ultime e seppur deboli speranze del centrodestra. Speranze legate anche al forte astensionismo dal momento che fino a ieri sera aleggiava il sentore di una mancata risposta proprio dei suppporters di Paolo Dosi. Nulla di tutto ciò. Non si può dire chi abbia disertato le urne, ma di certo i sostenitori del candidato del centrosinistra hanno espresso in massa il proprio favore. Fin dallo spoglio delle prime sezioni era già evidente chi sarebbe stato il vincitore. Ed era evidente anche all’entourage del Pdl radunatosi nella sede di via XXIV Maggio dove si respirava già dalle 16 un’atmosfera di rassegnazione. Qualcuno come Marco Civardi, consigliere nell’amministrazione Reggi, si rifiuta di rilasciare commenti. Il primo a parlare è il coordinatore del Pdl Tommaso Foti le cui prime parole sono di congratulazione verso il neo sindaco Paolo Dosi: “Un candidato che è stato in grado di portare ai seggi tutti i suoi elettori e anche qualcosa in più. Complimenti anche ad Andrea Paparo però che è riuscito ad effettuare una concreta rimonta. Insieme a Piacenza Viva e Sveglia siamo riusciti a dare vita ad una coalizione solida e forte ma, nonostante tutto, non rappresentativa della reale forza del centrodestra, mancando Lega Nord e Udc”. In ultimo l’onorevole Foti ha voluto rimarcare la correttezza di questa battaglia politica: “Due candidati che si sono affrontati sui temi più importanti dimostrando grande rispetto reciproco, un segnale positivo per il futuro consiglio comunale”. La delusione traspare marcatamente sul volto del sindaco di Ferriere Antonio Agogliati: “Il Pdl deve recuperare i valori che ha sempre avuto stando in mezzo alla gente, ascoltandola e recuperando la fiducia del cittadino. L’astensionismo alla fine non ci ha aiutato. Hanno disertato le urne, infatti, coloro che nella scorsa tornata elettorale non hanno votato né Paparo né Dosi e il bilancio è rimasto pressoché invariato”. Molti anche i giovani all’interno della sede del Pdl, tra loro il consigliere provinciale Michele Magnaschi ed Erika Opizzi che nella prossima amministrazione siederà in consiglio comunale tra le fila dell’opposizione: “Per me sarà la prima volta e ho intenzione di rappresentare una minoranza critica e costruttiva”. La Opizzi commenta con forte risentimento il risultato di questo ballottaggio: “L’elettorato di centrodestra è sempre stato molto critico in merito alle posizioni del partito a livello nazionale e in questa tornata abbiamo pagato il nostro appoggio al governo Monti che i nostri elettori non hanno capito e non capiranno. Peccato perché Paparo era un candidato molto più di carattere e più bravo”.