Squarciato il manifesto dei marò che il 19 marzo scorso era stato affisso alla facciata della Provincia. Brutta sorpresa, l’altro giorno, per chi, di prima mattina, ha aperto le porte di palazzo Garibaldi. Il cartellone con la scritta “Salviamo i nostri marò” e le foto di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, da settimane detenuti a Trivandrum (India) con l’accusa di avere ucciso due pescatori indiani dopo aver scambiato la loro imbarcazione per una di pirati, è stato tagliato verticalmente, probabilmente con un cutter.
“Stigmatizziamo questo ignobile gesto – commenta il presidente della Provincia Massimo Trespidi –, che qualifica chi l’ha commesso. Telecamere di videosorveglianza hanno acquisito e registrato le immagini dell’atto vandalico. Siamo pronti a segnalare il fatto all’autorità competente”.
“Difficile rimediare al danno. Il manifesto rimarrà appeso anche se squarciato a significare la vicinanza della Provincia ai nostri militari. Il taglio rimarrà esposto a memoria della stupidità ideologica dei responsabili”.
“Cogliamo l’occasione – dice Trespidi – per rilanciare, da Piacenza, il nostro appello alla scarcerazione dei marò. A pochi giorni dal rigetto della richiesta di libertà dietro cauzione presentata dai legali di Latorre e Girone, torniamo ad auspicare che, quanto prima, si possa fare chiarezza sulla vicenda, riconsegnando i nostri militari all’affetto delle loro famiglie”.