Proseguono le misure per stimolare la crescita realizzate dalla Giunta regionale a favore delle imprese dell’Emilia-Romagna. In particolare il varo di un nuovo bando per lo start-up di imprese innovative, l’approvazione della graduatoria delle misure per l’innovazione tecnologica nonché le richieste di finanziamento per la ricerca industriale.
Innovazione tecnologica. Quasi 130 milioni di euro di investimenti innescati dai 29,5 milioni di euro di contributo della Regione e un incremento occupazionale previsto in 450 unità. Sono questi alcuni dei numeri relativi all’esito del ‘Bando innovazione tecnologica-reti 2011’, finanziato con fondi europei (Por Fesr 2007-2013, Asse 2, ‘Sviluppo innovativo delle imprese’).
Dei 400 progetti finanziati – 61 sono imprese guidate da donne e 66 da giovani – la maggior parte riguardano attività manifatturiere, servizi di informazione e comunicazione ed attività professionali, scientifiche e tecniche. La misura sostiene singole imprese o raggruppamenti di imprese, al fine di favorire l’acquisizione di know-how tecnologico e organizzativo, con la finalità di consentire un salto competitivo alle aziende e alle loro aggregazioni in rete, incentivando progetti di investimento in innovazione. La Regione fornisce impulso agli investimenti innovativi delle pmi dell’Emilia-Romagna al fine di valorizzarne la produzione di beni e di servizi nonché promuoverne la crescita e la diversificazione produttiva e il loro sviluppo sul mercato.
I progetti favoriscono processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese, essere funzionali all’innovazione sia di prodotto/servizio che di processo e favorire ricadute positive sull’occupazione delle imprese, sulle filiere produttive e sull’occupazione e in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità. Un impianto strategico premiante, dimostrato anche dalle 1.563 domande presentate.
Ricerca industriale. Dieci milioni di euro che verranno aumentati dalla Regione, visto il successo dell’iniziativa, per sostenere la ricerca industriale, la crescita e l’occupazione. È questo l’obiettivo del bando, pubblicato a marzo, che punta a sostenere progetti di ricerca e sviluppo per quelle imprese emiliano-romagnole che hanno avviato o hanno in programma piani di investimento sul territorio con la creazione di nuovi posti di lavoro. Piani di investimento che debbono prevedere un aumento occupazionale certo e misurabile.
Ben 101 le domande presentate (4 nel settore agroindustria, 7 automotive, 5 chimica-farmaceutica, 6 elettronica, 17 ict, 3 materiali per edilizia15, meccanica e materiali, 32 meccanica industriale, 8 scienze della vita) e un valore di investimenti attivabili che supera i 208 milioni. Secondo le prime stime, i contributi regionali potrebbero promuovere un incremento occupazionale di almeno 1000 unità, di cui un terzo ricercatori e personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo.
Ad essere finanziati saranno progetti di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale, non ancora avviati all’atto di presentazione della domanda, il cui importo complessivo non sia inferiore a 1 milione di euro. Sono finanziabili spese per il personale, per l’acquisto o la locazione di strumenti e impianti, per la ricerca contrattuale e i brevetti, per materiali e lavorazioni direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi.
Il bando Start Up innovative
Sostenere la voglia di impresa dei giovani, premiando in modo particolare quelle realtà ad alto contenuto di conoscenza capaci di generare sviluppo e nuova occupazione stabile e di qualità. Questi i presupposti del nuovo bando regionale “Sostegno allo start up di nuove imprese innovative”, aperto il 15 maggio scorso.
Finanziato con fondi europei (Por Fesr, Asse 1 – “Ricerca industriale e trasferimento tecnologico”) il bando sostiene l’avvio di nuove imprese a elevato contenuto di conoscenza, basate sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca e sullo sviluppo di nuovi prodotti e servizi di alta tecnologia. L’intervento sostiene i costi necessari in fase di start up e i primi investimenti finalizzati all’espansione dell’impresa.
Con un plafond di risorse pari a circa 2,5 milioni di euro, elevabili in corso d’anno, il bando “start up innovative” premia quelle realtà che, grazie alla qualità del business plan presentato, e in base a ben precise caratteristiche (sfruttamento di un brevetto, accordi di collaborazione scientifica con università ed enti di ricerca della Rete alta tecnologia, ricercatori nella compagine societaria) rispondano ai requisiti di “innovatività” richiesti. Così come le spese ammissibili, che comprendono spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature ma anche le spese per acquisto di brevetti e consulenze specialistiche.
Destinatari del bando sono singole piccole imprese – compresi consorzi, società consortili e società cooperative – con localizzazione produttiva in Emilia-Romagna e costituite successivamente al 1° gennaio 2010. L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile, che non deve essere inferiore a 75mila euro, mentre il valore massimo dei singoli importi erogabili non potrà superare i 100 mila euro.
Quindi il fattore lavoro: il bando start up innovative prevede infatti una maggiorazione – pari al 10% del contributo concesso – per i progetti che prevedono alla loro conclusione un incremento dei dipendenti assunti a tempo indeterminato pari ad almeno 3 unità rispetto alla data di presentazione della domanda.
Il bando “start up innovative” resterà aperto, fino al 31 dicembre 2012, mentre sono già disponibili on line (http://fesr.regione.emilia-romagna.it/) tutti i dettagli su tipologia di imprese e investimenti finanziabili nonché sulle modalità di compilazione e trasmissione della domanda.