Hanno agito probabilmente dopo la mezzanotte i vandali che hanno lanciato sostanze organiche, probabilmente estratte da una fossa biologica, sulle vetrine della sede del Pd in viale Risorgimento, in questi giorni adibita a poni elettorale del candidato sindaco Paolo Dosi. A firma del gesto una “A” cerchiata, simbolo anarchico. Ad accorgersi dell’accaduto Silvia Modenesi, dipendente del partito, questa mattina: “Un gesto davvero riprovevole che non ha bisogno di altri commenti. Appena arrivata intorno alle 9 ho subito allertato le forze dell’ordine”.
Sul posto personale della Digos e della Polizia scientifica che hanno raccolto testimonianze ed elementi per le indagini.
Potrebbero essere presi in considerazione i filmati delle telecamere a circuito chiuso installate su piazzale Milano.
PAPARO: «SOLIDARIETA’ A DOSI PER IL GESTO VANDALICO»
Il candidato sindaco Andrea Paparo stigmatizza il comportamento dei vandali che nella notte hanno imbrattato con simboli anarchici la sede del suo avversario alle Amministrative, Paolo Dosi, a cui, alla vigilia del silenzio pre-elettorale, esprime solidarietà per il volgare gesto che ha preso di mira gli uffici del Pd.
Vandali contro il Pd, il segretario Silva: “Gesto inqualificabile, non si alteri il clima della campagna elettorale”
“Ci auguriamo che l’inqualificabile atto di vandalismo contro la nostra sede provinciale non alteri il clima di una campagna elettorale che finora si è svolta all’insegna della correttezza e del rispetto tra le parti”. E’ il commento del segretario provinciale del Partito Democratico di Piacenza Vittorio Silva, dopo l’imbrattamento della vetrina della sede di partito di viale Risorgimento messo in atto da ignoti nella notte. “E’ un gesto profondamente irrispettoso – aggiunge – nei confronti del nostro partito e da condannare senza riserve, anche per l’utilizzo di simboli che richiamano in maniera inquietante recenti episodi di natura terroristica”.
“La pur legittima critica nei confronti della politica e dei partiti – prosegue Silva – non deve in nessun modo concedere spazi a gesti sconsiderati come quello subito dal Pd, che nulla hanno a che vedere con il confronto democratico”. “Posso dire – conclude – che sporgeremo denuncia contro ignoti per il vandalismo subito dalla nostra sede”.