Oltre 7300 bambini delle scuole materne ed elementari piacentine parteciperanno ai laboratori didattici di Archeologia organizzati da Palazzo Farnese in collaborazione con l’associazione Arte e Pensieri. Dopo aver dato un’occhiata a questi numeri Antonella Gigli, direttrice dei Musei Farnesiani, ha deciso di ampliare e adeguare le aule didattiche che ospitano i corsi stessi. Per farlo ha chiesto e ottenuto il fondamentale aiuto della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Se prima l’aula era unica, ora è stata suddivisa in due ricavandone due laboratori, uno dei quali circondato da pareti attrezzate, vale a dire pareti utilizzabili per le attività o anche solo per la conservazione degli strumenti, il che significa un consistente guadagno di spazio. “Quando i bambini entrano nelle aule si sentono le loro grida di meraviglia – spiega la dottoressa Bertuzzi, direttrice dei corsi – e noi possiamo contare su ambienti spaziosi, funzionali e sicuri”.
L’attività didattica prevede in genere la visita guidata ai ritrovamenti del Neolitico in territorio piacentino e la sperimentazione in laboratorio di tecniche di decorazione della stoffa con stampini in ceramica (pintaderas) realizzati sul modello degli esemplari neolitici; segue la fase di manipolazione dell’argilla, quando ogni bambino può dar forma alla propria pintaderas e decorarla come un vero neolitico. A completamento dell’esperienza ciascuna classe avrà a disposizione un opuscolo didattico, pensato anche come supporto per approfondimenti a scuola.
“Ora abbiamo la possibilità si svolgere due attività in contemporanea con due classi allo stesso momento. In questo modo possiamo far fronte a tutte le numerose richieste che ci vengono presentate”, spiega la Gigli.
“Collaboriamo da sempre con l’ente Farnese e da sempre è una collaborazione estremamente soddisfacente”, spiega Giacomo Marazzi presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Inoltre i progetti che riguardano queste aule ci hanno da sempre convinto per la loro importanza didattica”.