Paparo, nessun apparentamento:
“Mi rivolgo alle persone, non ai partiti”

«Ci rivolgiamo alle persone, non ai partiti». Andrea Paparo mette fine al mormorio sugli apparentamenti in vista del ballottaggio rilanciando lo stesso messaggio con cui si era presentato ai piacentini al momento di fare un passo in avanti e di offrire la propria disponibilità a correre per il Comune: «A livello locale, più che i partiti e la cultura politica di provenienza, contano le persone e la forza delle idee che sono in grado di proporre».

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Nessuno apparentamento in vista, dunque, per il candidato 38enne, che guarda all’appuntamento con le urne di settimana prossima dando ancora più linfa alla linea che ha voluto tenere sin dai primi passi di questa campagna. Una campagna elettorale finalizzata a trasmettere un messaggio di rinnovamento, anche generazionale, da non confondere con un insensato “giovanilismo a tutti i costi”, e di miglioramento e rilancio della città. «Sulla scheda elettorale – spiega Paparo – non ci saranno nuovi simboli vicino al mio nome, ma credo che i cittadini che sceglieranno di votare me non lo faranno solo per dare la preferenza a una persona, a un partito o a un movimento, ma per dare più spazio e attenzione a temi a cui ho dimostrato di voler dare grande importanza e che credo non abbiano un colore politico e per scegliere un progetto di città definito».

Il riferimento del candidato 38enne è rivolto a temi importanti come la famiglia, per cui Paparo ha già annunciato al volontà di introdurre il quoziente familiare per alleggerire il peso della fiscalità, la sicurezza, su cui verranno investite nuove risorse in termini di formazione di nuovi nuclei della municipale, in termini di tecnologia e in termini di eventi volti a portare gente nelle zone un po’ dimenticate, il centro storico, a cui verrà dedicata una delega per il rilancio da attuarsi anche grazie ad incentivi per i plateatici per chi terrà aperto nelle fasce serali, il lavoro con incentivi per le imprese che investiranno sul territorio e nuovi servizi per le aziende e i lavoratori (come gli asili aziendali), gli anziani, che godranno di nuovi servizi come la consegna della spesa a casa e di agevolazioni fiscali, l’ambiente, su cui c’è l’intenzione di investire fortemente anche intercettando fondi europei che fino a oggi Piacenza non è stata in grado di attrarre, e poi la trasparenza, per una partecipazione e un controllo più diretta dei cittadini e della società civile sull’attività amministrativa.

«Piacenza ha bisogno di cambiare marcia, di essere più trasparente nelle decisioni e incisiva nelle scelte: io – conclude Paparo – mi presento agli elettori con in mano la sola forza delle idee e dei progetti che ho per questa città, la nostra città, la città dei nostri figli».

PAPARO, PARCHEGGI: “PAGAMENTO VIA SMS E SOSTA GRATUITA PER LA PRIMA MEZZ’ORA.

PASS PER DONNE INCINTA E MAMME FINO AI 18 MESI”.

«Rivoluzioneremo il metodo di pagamento del parcheggio e garantiremo la totale gratuità della prima mezzora di sosta». A ridosso della notizia del nuovo stop al progetto del parcheggio di piazza Cittadella, il candidato sindaco Andrea Paparo torna a concentrarsi su uno dei problemi che attanagliano sempre di più i piacentini che usano l’auto per spostarsi, il posteggio: difficile da trovare e – quando c’è – a pagamento, anche se si tratta di una breve sosta per una rapida commissione.

«Ancora una volta – osserva Paparo – noto la mancanza di volontà di attuare soluzioni di buon senso per il bene dei cittadini». Infatti, nonostante Apcoa – che gestisce i parcheggi a Piacenza – sia già in grado di offrire un funzionale servizio di pagamento tramite telefonata o sms,« l’Amministrazione non ha fatto praticamente nulla per incentivare questo metodo che, tra le altre cose, consentirebbe ai cittadini di risparmiare i soldi oggi necessari anche per una brevissima sosta». L’idea, semplice ma funzionale, è quella di permettere agli automobilisti di pagare la sosta con un rapido sms o con un telefonata a un numero verde: si tratterebbe di una pratica alternativa alla ricerca di monetine da inserire nei colonnotti per la stampa dei biglietti per la sosta, che, comunque, resterebbero a disposizione di chi non è avvezzo a soluzioni innovative.

Il risparmio, però, sarebbe assicurato. Infatti, già oggi, la prima ora di sosta costa la metà rispetto alle successive. In sostanza, quindi, la prima mezz’ora viene calcolata come un bonus per chi decide di ricorrere ai posti blu. Il problema dell’attuale sistema sta nel fatto che, anche chi necessita di sostare, per esempio, per 20 minuti, è costretto, per non correre il rischio di subire una sanzione, a fare il biglietto (minimo 25 centesimi). Il sistema di pagamento tramite sms o telefonata consentirebbe invece nelle intenzioni di Paparo, di registrare l’avvio della sosta e di far scattare il pagamento solo dopo il 30esimo minuto. Così, la seconda mezzora di sosta verrebbe a costare 25 centesimi, poi entrerebbe in vigore, come oggi, la tariffa piena di un euro all’ora.

Sempre sul fronte dei parcheggi, Paparo lancia un messaggio chiaro che va nell’ottica di quella città a misura di famiglia di cui parla dal momento della sua candidatura. Per tutte le donne incinta dal quinto mese in poi e per le mamme con figli fino ai 18 mesi, infatti, l’intenzione del candidato 38enne è quella di introdurre un pass per il parcheggio gratuito. «Se vogliamo incentivare i giovani a costruirsi una famiglia e a fare dei figli a Piacenza – conclude Paparo – non possiamo continuare  a fare promesse di lungo termine: servono progetti concreti, anche piccoli, ma realizzabili nell’immediato».