Teragni non si ricandida:
“Rammarico per il futuro del Coni”

Stefano Teragni lascerà alla fine del suo naturale mandato da presidente del Coni provinciale. Una scelta, quella del numero uno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, arrivata “con un po’ di rammarico per la riforma in atto che prevede la sparizione delle sezioni locali dell’organizzazione che cura lo sviluppo e la promozione dello sport in Italia”.

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Dopo aver presentato la prossima edizione dei Giochi della Gioventù, che si terrà lunedì e martedì, Teragni ha commentato il futuro che potrebbe prospettarsi per il Coni nel caso passasse la riforma del Governo: “Probabilmente è una scelta che metterà in difficoltà le nostre iniziative, che avranno difficoltà a essere riproposte. Tutto quello che è stato fatto rischia di non poter più essere messo in campo”.

Una prospettiva concreta, secondo Teragni, che ha anticipato come l’iter della riforma sia in corso “nel silenzio generale” e vedrà a breve un incontro con il ministro dello sport Piero Gnudi, proprio per definire il progetto.

“Ritengo che sarà molto penalizzate per il mondo sportivo” ha aggiunto Teragni “ma soprattutto per il mondo della scuola. E’ molto grave che non ci siano dei laureati in scienze motorie nelle scuole a seguire i ragazzi. Ora lo facciamo noi ma con la nostra sparizione chi lo farà? Ma chi sta a Roma, forse, queste cose non le sa”.

Non sarà, comunque, un addio immediato per Stefano Teragni, alla guida del Coni a Piacenza da vent’anni. Il 31 dicembre scade il suo mandato ma la successione avverrà in tempi lunghi. Almeno fino a marzo, visto che prima dovranno essere designati gli organismi del Comitato Olimpico a livello nazionale e locale.