Elezioni, il giorno dopo
“Ora inizia una nuova campagna”

Il giorno dopo il primo turno delle elezioni comunali che culmineranno con il ballottaggio dei prossimi 20 e 21 maggio, nel candidato Paolo Dosi resta la soddisfazione di aver ottenuto un buon risultato. Il 47,11% consente di guardare al futuro con un certo ottimismo, visto che il vantaggio sul suo contendente, Andrea Paparo, è di 16 punti percentuali. Per Dosi, tuttavia, da oggi “inizia una nuova campagna elettorale”. “E’ chiaro – afferma Dosi – il mio scopo è quello di non disperdere il vantaggio accumulato, ma credo che ormai siamo abituati alla campagna elettorale”. Dosi si congratula anche con la performance personale di Francesco Cacciatore, “che conferma la bontà delle elezioni primarie”. Anche lo sfidante, Andrea Paparo concorda. Da oggi il confronto è tra due persone e due proposte politiche. Inizia un’avventura nuova. E pur partendo in vantaggio, Paparo invita Dosi a non fare troppi trionfalismi. “Ho intenzione di giocarmela fino in fondo” afferma e invita Dosi a un confronto pubblico in piazza.

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Il commento integrale di Andrea Paparo

«DUE TERZI DEI PIACENTINI HANNO ESPRESSO VOGLIA DI CAMBIAMENTO»

«Due terzi dei piacentini si sono già espressi scegliendo di non confermare la fiducia all’Amministrazione uscente e mostrando una chiara volontà di cambiamento». E’ già ripartita – senza essersi mai veramente fermata – la campagna elettorale del candidato sindaco Andrea Paparo, che, dopo aver costretto al ballottaggio il centrosinistra, ora si dice «certo di poter vincere al secondo turno».

I 16 punti di distacco non demoralizzano il candidato 38enne, tutt’altro. Ora si tratta di saper leggere la polarizzazione del voto che si avrà in vista del ballottaggio riuscendo a unire la voglia di cambiamento espressa dai due terzi della città che hanno deciso di non confermare la fiducia al centrosinistra. Partendo proprio da quegli elettori di centrodestra che, al primo turno, dando la partita per persa in partenza, avevano deciso di non recarsi alle urne, ma che ora, a risultato acquisito, non vedono l’ora di festeggiare la vittoria. «Il risultato del primo turno – osserva Paparo – segna la sconfitta del cerchio di potere che da dieci anni governa la città, che aveva impostato tutta la campagna sulla possibilità di vincere subito. E’ andata diversamente e loro hanno finito tutte le cartucce, tutto il loro sistema di interessi, nascosto dietro al volto umano di Dosi, lo hanno incassato al primo turno, mentre noi abbiamo il caricatore pieno di dee e progetti che siamo sicuri potranno interpretare la voglia di cambiamento espressa alle urne dai piacentini». «La vera partita – dice il candidato – inizia adesso e saranno i piacentini a scegliere da che parte sta il futuro della città». Da una parte c’è il sistema di potere che si è calcificato in questi dieci anni, dall’altra la trasparenza, il rinnovamento, l’efficienza, la partecipazione, la sicurezza e il cambiamento in meglio che, dice Paparo, «siamo certi di poter offrire ai piacentini».

«Due mesi fa – fa notare il candidato 38enne – i sondaggi lo davano al 54 per cento, abbiamo recuperato e la rimonta è appena iniziata. Il ballottaggio è tutta un’altra partita, adesso non ci fermiamo. Ora siamo io e lui: saranno le persone a guardarci in faccia e a scegliere, compresi quelli che non sono andati a votare e quelli che al primo turno hanno votato altri candidati, a partire da coloro che hanno votato Dosi e che non è detto – conclude Paparo – confermino la scelta».

 

Comunali di Piacenza, De Micheli (Pd): “Ottimo risultato per Dosi, ora rimettere in moto la partecipazione”

 “Quello conseguito da Paolo Dosi è un ottimo risultato, tale da indurci ad affrontare con fiducia le due settimane che ci separano dal ballottaggio. Il suo 47 per cento può essere letto in maniera ancora più positiva, se rapportato alle condizioni complessive del voto, con l’esplosione dell’astensione e il rilevante consenso raggiunto dal Movimento 5 Stelle”. E’ improntato all’ottimismo il commento della parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, all’indomani dello scrutinio del primo turno elettorale delle comunali di Piacenza. “Questa prima tornata di elezioni locali – fa notare – ci offre uno scenario politico fortemente condizionato dalla disaffezione e dalla protesta, anche a Piacenza. Per questo la sobrietà e il messaggio di buongoverno portati avanti da Dosi acquistano un valore ancora più grande e saranno elementi chiave anche per conseguire la vittoria finale al secondo turno”. “Destano naturalmente preoccupazione i numeri relativi all’astensionismo – aggiunge – che a livello amministrativo investe soprattutto i meccanismi di partecipazione alla vita politica: occorrerà fare di più per rimettere in moto il coinvolgimento dei cittadini e rilanciare quello spirito civico che è il vero antidoto al pericolo di disgregazione delle nostre comunità. Anche in questo senso la capacità di dialogo e di confronto di Paolo Dosi e il tema della coesione sociale, centrale nel programma del centrosinistra, saranno un contributo fondamentale”. Infine una riflessione sul risultato del Partito Democratico: “Il nostro si conferma come l’unico partito popolare e radicato, anche a Piacenza ci consolidiamo come asse portante del centrosinistra, migliorando il dato del 2007. E questo nonostante l’exploit della lista civica per Dosi, la cui costituzione è stata favorita dallo stesso Pd nell’interesse dell’intera coalizione. L’ottima performance dei Moderati e Piacentini per Dosi deriva dunque da una serie di fattori: l’apporto di civismo dei singoli candidati, la capacità dimostrata dal candidato sindaco di intercettare consensi diretti, e anche da un atto di generosità del nostro partito”.        

Comunali di Piacenza, Foti (Pdl): “Miglior risultato a livello nazionale dopo Lecce”

 “E’ stata una lista fatta con impegno. Ritengo che sia stata l’arma vincente, assieme alla ripresentazione del blocco dei consiglieri comunali uscenti. Il dato a livello nazionale  lo avrebbero sottoscritto tutti. Infatti siamo primi dopo Lecce, dove però potevano contare sull’amministrazione uscente”. E’ il commento a freddo di Tommaso Foti, coordinatore provinciale del Pdl, che nel suo partito ha totalizzato la maggioranza delle preferenze.

Un dato personale che, comunque, lo stesso Foti non è sembrato attribuirsi personalmente: “Avevo detto che non avrei tolto preferenze ai candidati e cercato in quella fascia di elettorato di opinione, più difficile nel quale pescare, rispetto all’elettorato clientelare. E’ questo bacino di voti, però,  che serve per fare risultato nelle liste”.

Foti si è poi sbilanciato sulla corsa verso il ballottaggio del candidato azzurto Andrea Paparo che, per il coordinatore provinciale – così come il suo avversario – sembra non partire svantaggiato: “I due partono da zero. Penso che, a questo punto, non siano più candidati di un partito o di una coalizione ma si presentano alla città con le loro caratteristiche, con le proposte, i differenti caratteri, il dinamismo, l’entusiasmo e la voglia di vincere di Paparo e un carattere flemmatico e statico del suo antagonista”.