Dosi non sfonda, ma sorprende
l’exploit dei Moderati

Dosi sindaco subito” dovrà attendere ancora fino al 21 maggio, giorno del ballottaggio. Non è infatti riuscito a sfondare il candidato sindaco del Partito Democratico, Paolo Dosi, bloccato sul 47% dei voti. Un risultato importante ma non sufficiente ad aggiudicarsi l’investitura a sindaco.

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E’ stata, comunque, una lunghissima giornata quella vissuta in casa Pd, iniziata con un tranquillo Paolo Dosi che dalle 15 – orario di inizio dello spoglio – fino all’incirca alle 18 è stato a spasso con la moglie per viale Risorgimento, a fare la spola tra la sede ufficiale del partito e il suo point personale.

Pochissime le persone che comunque hanno scelto di seguire le consultazioni nelle due sedi democratiche, confluiti invece in massa in Municipio, così come tutti i sostenitori e i candidati delle altre liste, in una sala stampa gremita all’inverosimile.

Ma se il finale ha lasciato l’amaro in bocca, inizialmente il “delfino” di Roberto Reggi aveva creduto nella vittoria al primo turno, come ha confermato ai nostri microfoni: “La speranza c’era ma eravamo consapevoli che il ballottaggio fosse l’esito più scontato. Ci credevamo perché, comunque, sapevamo che una percentuale così alta, al 50%, con un piccolo sforzo avrebbe garantito un esito positivo”.

Ma nell’entourage di Paolo Dosi, nonostante il ballottaggio sia apparso quasi scontato fin dal 50 esimo seggio scrutinato in poi, non è sembrato venire meno l’ottimismo.

Molti, infatti, coloro che hanno parlato di una specie di pro forma per decretarne poi il successo a prossimo primo cittadino anche se, a tenere alta l’attenzione, hanno contribuito le sue parole, sempre misurate in perfetto stile british: “In politica sappiamo che tutto è possibile, quindi occorre essere molto attenti. Tra l’altro sono sette mesi che siamo in campagna elettorale (comprese le primarie) però l’importante è conservare un’alta attenzione”.

Non sono tuttavia  mancati, durate la giornata, i “faccia a faccia” con il suo sfidante principale, Andrea Paparo.

E nonostante siano stati entrambi stuzzicati più volte dai giornalisti, per cercare di farli duellare sul botta e risposta, i due hanno ostinatamente mantenuto la linea di fair play che ha caratterizzato l’intera campagna elettorale. “Siamo ormai abituati a confrontarci sui contenuti” ha detto Dosi all’ennesimo stimolo da parte dei media, aggiungendo: “Non credo che questi quindici giorni segneranno un cambio di rotta. Immagino e me lo auguro”.

Da segnalare, infine, la spinta decisiva al risultato del candidato Pd data dalla lista dei Moderati Piacentini per Dosi. La lista, nel suo complesso, ha infatti totalizzato un sorprendente 13.50%, attestandosi come prima lista civica tra tutte quelle in corsa. Uno stupore confessato dallo stesso candidato: “Mi sono meravigliato. Pensavo in un buon risultato ma non così altro, visto che era una civica  nata in modo meno strutturato rispetto a quella di cinque anni fa. E questo è stato di grande soddisfazione”.