Pubblichiamo la prima puntata del diario di Alberto Carenzi, il 37enne di Pontenure, che si appresta ad iniziare il pellegrinaggio verso Santago de Compostela (750 chilometri).
Finalmente ci siamo! Ormai il mio viaggio sta per iniziare e il sogno da me tanto atteso sta diventando realtà. In questi giorni, un po’ frenetici ma anche molto intensi e allegri animati da: preparativi tecnici della Jioelette, allenamento su strada e preparazione dello zaino, ho avuto modo di assaporare quanto entusiasmo ed energia mi coinvolgeva, tante le persone che ho incontrato e che con me e per me si sono messe al lavoro per ultimare i preparativi di questa impresa. Ricordo con stupore e tanta emozione la giornata di domenica 22 aprile nella quale si è ritrovato tutto il gruppo:
partecipanti e sostenitori, per un momento di festa e conoscenza reciproca.
Mi sono reso conto che tanti partecipano in diversi modi al mio cammino:
fornendoci i farmaci, le attrezzature sportive, le credenziali per Santiago, e tante persone che con noi hanno voluto “esserci” alle ultime prove prima della partenza dimostrandoci sostegno e incoraggiamento. Alla fine della giornata la Jioelette è stata sistemata e trasportata a Piacenza dove martedì 24 aprile insieme al gruppo ha ricevuto la benedizione del Vescovo Gianni Ambrosio che ci ha incontrato e augurato buon cammino. E’ stato per tutti un momento importante e significativo. Le parole del vescovo ci hanno dato forza e sostegno per affrontare il cammino sicuri che lui ci accompagnerà e sosterrà nella preghiera. Sabato mattina siamo stati ricevuti dal sindaco Roberto Reggi, che informato dell’iniziativa, ha voluto incontrarci e donarci il gagliardetto del comune di Piacenza che porteremo con noi nel cammino. Gli incontri con queste personalità mi hanno dato la possibilità di chiedere a loro di camminare insieme a noi per testimoniare a tutti che ancora oggi è possibile sognare e desiderare qualche cosa di bello e di buono per la nostra vita. E’possibile vivere nella diversità se questa viene accolta e condivisa da tutti. Questo è il messaggio che insieme hai miei compagni di viaggio vogliamo testimoniare. Sono stato circondato in questo giorni da tante persone che mi hanno dimostrato il loro affetto, il loro volermi bene, si sono interessati al viaggio, mi hanno chiesto una preghiera e un ricordo a Santiago. Nello zaino quindi oltre ai vestiti porto con me le intenzioni, i desideri, le richieste e i volti di tutte le persone che ho incontrato. Ora lo zaino è pronto, l’attesa e il desiderio di percorrere questo cammino si fa sempre più forte dentro di me, è ora di partire, la strada è lunga ma il cammino è nella vita e per la vita. Che sorprese mi riserverà? A voi tutti un forte abbraccio, alla prossima.