“Le banche paghino”. E’ lo slogan con cui questa mattina il candidato sindaco Massimo Polledri ha partecipato a un presidio davanti a un istituto di credito in largo Matteotti. “Abbiamo idee semplici e forti – ha affermato – perché la gente e le imprese sono arrabbiate e ci sono tanti posti di lavoro a rischio, soprattutto fra i giovani. Tutti devono fare un passo avanti, anche le banche. Siano più vicine al mondo produttivo, concedano prestiti alle aziende. C’è già Equitalia che “uccide” i creditori”.
Accompagnato dai candidati consiglieri Thomas Pagani e Luisa Giunta, il candidato sindaco della Lega ha ricordato “che faremo nascere un fondo di garanzia per il commercio, l’artigianato e l’industria. I soldi proverranno dai venti-venticinque milioni risparmiati per Palazzo Uffici”. Polledri ha attaccato l’Ausl che non paga i normali fornitori “a patto che non si appartenga alle coop”. Stoccata anche ai partiti che sostengono il Governo Monti: “Pd e Pdl a Roma votano e il governo delle tasse, poi i loro leader vengono a Piacenza e dicono che ridurranno le imposte. I loro due candidati Paparo e Dosi addirittura propongono la tassa di scopo per realizzare il Parco della Pertite. Sapete quanto vi costerà? Tra i 10 e i 15 milioni, cioè 400 euro di tasse in più all’anno!”. Infine, dopo aver ricordato che “noi non metteremo nuove tasse ai piacentini” Polledri ha concluso ricordando che anche Pisapia, il sindaco di sinistra di Milano, ha preso atto che non è giusto “mandare i soldi dell’Imu a Roma. I sindaci della Lega, ma anche altri, ormai sono 600, non verseranno la seconda rata. Io non lo farò, anche se non so cosa mi accadrà. La tassa sulla prima casa è ingiusta. Io i soldi li terrò qui per i piacentini e per Piacenza”.