Studenti ed “ex giovani” (leggasi: Anziani socialmente utili) insieme in un contesto rigenerato del 1334 che, è proprio il caso di dirlo, diverrà un’area di cultura e promozione sociale che vuole rappresentare un progetto-bandiera della Piacenza di domani. E’ questo il futuro disegnato dal candidato sindaco Paolo Dosi per l’ex chiesa del Carmine nel corso della conferenza stampa “Dai Teatini al Carmine, un nuovo gioiello per Piacenza”, che ha goduto dello scenario della chiesa del XIV secolo.
Dosi, sostenuto da Pd, Idv, Sinistra per Piacenza e dalla lista civica Piacentini e Moderati per Dosi, ha lanciato anche un concorso di idee per la “Fase 2” di quello che ora è un rudere, ma per il quale sono già stati stanziati tre milioni di euro dalla Regione e uno dal Comune. Un bauletto arancione con l’immagine della chiesa del Carmine che da oggi si trova al Dosi Point di via Cavour raccoglierà idee e proposte per la destinazione del Carmine una volta messo a nuovo.
“Anche a fronte dei tre milioni stanziati dalla Regione siamo pronti a partire con i lavori per restituire alla città un gioiello come questo – ha detto Dosi sotto le volte della navata centrale del Carmine – in una prima fase abbiamo pensato a spazi di studio per gli studenti e ad un front-office leggero per dare informazioni ai turisti, un servizio che sarà svolto in convenzione con gli anziani socialmente utili”.
GLI EX GIOVANI
E due “ex giovani” che già attualmente sono impegnati in progetti simili erano affianco a Dosi per la presentazione, Anna Arata (LSU della biblioteca Passerini Landi) e Camillo Cavalli (LSU presso Circoscrizione 3). “Tutta l’operazione di riqualificazione – ha sottolineato – è inquadrata nel recupero di piazza Cittadella, valorizzando lo spazio davanti alla caserma Nicolai. Conserveremo il mercato coperto e cercheremo di recuperare via Cittadella”.
Disponibili a prestare il loro aiuto, nel presidio della sala, gli anziani socialmente utili, volontari dell’Auser: “Ci candidiamo ad offrire il nostro capitale umano – ha affermato il presidente dell’associazione Sergio Danese – per gestire quello che sarà in futuro un punto di incontro aperto a tutti, in particolare ai giovani”.
Nell’ottica del candidato sindaco c’è quindi uno spazio polivalente per convegni e iniziative culturali varie, senza dimenticare il progetto “Baia del re” per la riqualificazione dell’area nord della città di cui si parla da tempo.
LA STUDENTESSA
A prendere la parola durante la conferenza stampa anche una studentessa della facoltà di architettura del Politecnico Veronica Boccuni che nella sua tesi di laurea si occuperà delle possibili destinazioni d’uso di tutta l’area, attraverso uno studio storico. “In passato mi sono occupata degli spazi di Palazzo Farnese, della ricostruzione storica di piazza Cittadella e di piazza Casali, nella quale c’erano una scuderia e un macello pubblico. Tutti elementi, questi, che gravitano intorno alla chiesa del Carmine che risale al 1334. Per comprenderne quindi la vocazione più adeguata oggi bisogna leggere tutto il contesto, naturalmente vocato all’unitarietà nel segno della cultura”.
In un circuito culturale che amplia evidentemente la sua visuale, Paolo Dosi ha infine ricordato che il gioiello del Carmine si inserisce in un percorso nel quale, oltre ovviamente a Palazzo Farnese, sono inseriti tra gli altri i musei farnesiani, il museo diocesano e i chiostri di S. Sisto.
L’assessore Pierangelo Carbone ha poi mostrato il bauletto in cui i cittadini sono chiamati a inserire idee e suggerimenti: “è una chiamata pubblica ufficiale; ci aspettiamo anche la collaborazione delle realtà associative virtuose”.