Trespidi alla Casa del fanciullo. Nasce il \”Premio Sussidiarietà\”

Nasce il “Premio Sussidiarietà”. L’idea è del presidente della Provincia Massimo Trespidi che intende dedicare il riconoscimento alla memoria di padre Gherardo Gubertini, fondatore della Casa del Fanciullo, scomparso undici anni fa. La proposta è stata illustrata da Trespidi – questo pomeriggio nella sede dell’istituto de Ivaccari – ad alcuni dei prosecutori dell’opera di padre Gherardo: Giulia Vaciago Chiappini, presidente della cooperativa che gestisce i servizi oggi offerti dalla “Casa” (una scuola elementare paritaria e parificata con 96 alunni, una casa famiglia di 8 ragazzi, entrambe a Ivaccari, e il “Centro Tandem” – 35 bimbi – per il sostegno scolastico con sede nella sede storica di piazzale delle Crociate), il presidente della Fondazione “Casa del Fanciullo” Giancarlo Riccò e Paolo Ripamonti, vicepresidente della cooperativa e presidente dell’associazione “Amici della Casa del Fanciullo”. Tutti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa. “Un’idea felicissima” hanno sottolineato. Nelle intenzioni del presidente della Provincia il premio “andrà a singoli o a gruppi appartenenti alle realtà del mondo della sussidiarietà e solidarietà del territorio piacentino, che si siano distinti per iniziative intraprese e opere realizzate a favore del bene comune”. Trespidi ha proposto che, per individuare l’annuale vincitore del premio, sia incaricata un’apposita “commissione composta da personalità istituzionali, civili e religiose”. Di diritto ne farà parte anche il presidente degli alpini piacentini, Bruno Plucani, sia per la grande amicizia che lo legava a padre Gherardo, sia perché lo stesso Francescano fu al fianco delle penne nere, come tenente cappellano, durante la rovinosa campagna di russa del ’42-’43.
La cornice è già stata costruita. Entro maggio una nuova riunione operativa tra Trespidi e i vertici della “Casa” porranno le basi per partire già da quest’anno. “Abbiamo voluto colmare un vuoto – ha spiegato il presidente della Provincia dopo aver illustrato la sua proposta –. Gli obiettivi sono molteplici. Con questo premio intendiamo rendere omaggio e ricordare un grande uomo di fede, educatore e benefattore, riconoscere e valorizzare il meritorio impegno di chi opera quotidianamente, nel segno della sussidiarietà, a favore del prossimo e promuovere la conoscenza della ‘Casa del fanciullo’ e dei suoi valori fondanti”. Che sono quelli elencati nei primi documenti costitutivi: “L’accoglienza, l’educazione civile e morale attraverso un’amorosa assistenza operata nello spirito dell’insegnamento francescano”.
E per luglio il presidente della Provincia ha già dato disponibilità per una gita a Carenno (Lecco), l’opera estiva della “Casa del Fanciullo”, il luogo dove, tra luglio e agosto, oltre cento bimbi trascorrono le proprie vacanze, “con un grandissimo coinvolgimento di volontari e istituzioni del posto” ha raccontato Ripamonti. “Carenno – ha spiegato il vicepresidente della cooperativa – è l’opera di ‘continuità educativa’, che negli anni ci ha consentito di portare il messaggio e i valori di padre Gherardo oltre i confini piacentini, coinvolgendo tante persone”.
E oggi, a 11 anni dalla morte, Riccò, Chiappini, Ripamonti e lo stesso Trespidi sono concordi: “Anche questo è uno dei miracoli di padre Gherardo, uomo della Provvidenza”.

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