Lunedì di attesa per vedere che inizio di settimana avrà la Borsa. A farci compagnia, sono purtroppo le solite news riguardanti tassi, crisi e politica. Cambiano le leggi e cambiano le abitudini degli italiani;, questa grave imposizione fiscale ha modificato il nostro stile di vita, dimostrando, però, che gli stessi sono più virtuosi ed equilibrati nel nostro stesso Stato di appartenenza. I tagli alla spesa (alimentare, trasporti ed esercizi commerciali) ha portato ad una riduzione dei consumi pari ad 1.2% rispetto al 2007.
Ma diventiamo anche sempre più tecnologici, il dato emerge da un significativo aumento dei corsi di laurea on-line (+41% nell’anno 2010-2011), richiesti da giovani e meno giovani che ambiscono al conseguimento di un titolo accademico senza rinunciare alla carriera lavorativa.
Lunedì nero, dicevamo, per tutte le piazze europee (Milano la peggiore, -3.83%).
Le cause? Vittoria al primo turno, nelle elezioni presidenziali francesi, di Hollande e la crisi olandese; proprio l’Olanda, considerato da sempre Paese “virtuoso” e sinonimo di solidità e benessere, ha dato una grossa mano all’affondo delle borse europee. Il Primo Ministro olandese Rutte ha rassegnato le dimissioni, cedendo sul tema dell’austerity, proprio perché in contrasto con le diverse forze politiche. Da qui l’isolamento della “Germania riformista” di Angela Merkel, alla quale almeno ad oggi, è venuto a mancare l’appoggio non solo di Parigi ma anche di Amsterdam.
Decisamente più sereni per le borse europee martedì e mercoledì. Piazza Affari ha registrato nella seduta di martedì il 2.48% e in quella di mercoledì il 2.91%; grazie alla buona domanda di acquisto di Titoli di Stato del vecchio Continente – soprattutto quelli olandesi che, comunque, se pur con rendimenti ben più bassi di quelli italiani, registrano un aumento di spread rispetto ai Bund tedeschi – l’Italia si mantiene sotto la soglia dei 400 punti base. Il 25 aprile, come dicevamo, ha chiuso positivamente, da sottolineare lo scarso risultato dell’asta dei Bund, dovuto forse ad un rendimento troppo contenuto (2.47% con scadenza trentennale). Bene Btp e spread in diminuzione (390 punti base).
Sul fronte finanziario Banca Popolare di Milano incassa la miglior performance con un +9.31%, mentre UBI Banca si attesta a +8.31%.
In tema di politica italiana il Presidente Napolitano auspica di arrivare a fine legislatura ed invita i partiti a rinnovarsi, estirpando il marcio, attraverso nuovi criteri di controllo in tema di finanziamento pubblico e attraverso nuove regole di trasparenza, senza dar fiato ai “demagoghi di turno”.
Novità in casa Benetton, dove il Presidente Luciano Benetton ha lasciato la guida al figlio Alessandro. Il nuovo vertice mette subito un punto interrogativo sulla permanenza in borsa del gruppo.
Seduta contrastata quella di giovedì, dove Milano e Madrid chiudono in territorio negativo (rispettivamente -0.66% e meno 1.29%), mentre il resto delle piazze tengono bene. Rimane ancora alto lo spread Btp-Bund che si fissa a quota 396 punti base, mentre il titolo italiano avrà un rendimento decennale pari a 5.64%.
Un dato di cronaca: il declassamento da parte dell’agenzia di rating S&P della Spagna a BBB+. Sul fronte dei titoli governativi italiani, Bot ad un anno in rialzo, +1.77%.
Altro elemento curioso: sul fronte automobilistico, se da un lato il mercato italiano è stato il peggiore in assoluto nel trimestre gennaio/marzo 2012, ciononostante il Gruppo Audi incassa un utile operativo pari al 10%, superando le aspettative degli analisti.
Oggi secondo Myriam Fernandez de Heredia, direttrice del dipartimento di rating sovrano dell’agenzia per Africa ed Europa, non vi è la possibilità di un default da parte dello Stato Spagnolo.
Bene i titoli della moda a Piazza Affari, che chiude in positivo con l’indice FTSE MIB a +1.85%.