Carceri, Gromi: \”Senza misure alternative
recidivo il 70% dei detenuti\”

Alla Circoscrizione 2 questa sera si parlerà del carcere delle Novate. In via XXIV Maggio è in programma per le 21 un incontro sul tema: “Il problema delle carceri: rebus all’italiana“. A moderare il dibattito sarà Cesare De Bernardi, che cercherà di far intervenire i presenti sugli spunti che verranno dati dal professor Alberto Gromi, garante per i detenuti di Piacenza. Proprio il professor Gromi, ai nostri microfoni, ha anticipato uno dei rebus che non si comprendono della linea adottata per le carceri italiane.

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NUOVE STRUTTURE – Tra le tante decisioni “strane” o quanto meno controverse, Gromi prenderà in esame quella della costruzione di nuove strutture detentive (padiglioni, come a Piacenza o vere e proprie carceri). “Si spendono soldi in questo senso” ha detto sottolineato il garante dei detenuti “e ci sono già 38 carceri già pronte e manca il personale o per aprirle o per rendere attivi questi padiglioni. Come direbbe Totò: tanto pago io”.

RIEDUCAZIONE DEL DETENUTO – Altro aspetto che sarà materia della serata, riguarda i programmi di rieducazione del detenuto all’interno delle prigioni. “Nelle carceri non accade niente di tutto questo ma soprattutto non si utilizzano le pene alternative” secondo Gromi, che ha poi dato una statistica che rende l’idea della situazione: “E’ assodato che i detenuti che usufruiscono di questi programmi, usciti dal carcere, sono recidivi 2 su 10, mentre fra coloro che non li utilizzano o non gli vengono concesse, sono recidivi 7 su 10. Il 70% sono recidivi”.