La vittoria di San Lazzaro del Bakery Basket non è stata come tutte le altre. Non solo per una questione di classifica in vista dei play off, non solo per una questione di acquisita convinzione dei propri mezzi visto che si è vinto con diversi assenti, ma anche per il vero debutto in panchina di Simone Zamboni, assistente di coach Petitti promosso a “titolare” dopo la squalifica dell’allenatore milanese.
Quando hai saputo di dover “esordire” come head coach. Che hai provato?
“Una grande emozione e agitazione sul momento. Poi una volta realizzata bene la situazione, la prima cosa che ho fatto è stata “prepararmi” alla gara al meglio, rivedendo la partita dell’andata e come li avevamo messi in difficoltà e guardando una loro partita recente. E’ stata davvero una settimana strana ed emozionante. E devo ringraziare davvero tutti dalla Società al Presidente oltre che lo staff ed i giocatori per avermi incoraggiato e supportato”.
C’è esordio e esordio. Giocare in uno scontro diretto in trasferta senza Palombita, Zanatta e con Paleari, Agostini e Boni a mezzo servizio non è proprio quello che si considera una passeggiata…
“Purtroppo è da tempo che abbiamo grossi problemi di organico a causa di svariati infortuni. Ma questa squadra ha dimostrato più volte di saper andare oltre le assenze dei singoli, rimboccarsi le maniche e giocare grandi partite. San Lazzaro è forte e giovane, sapevo che ci avrebbe potuto mettere in difficoltà, ma anche che i ragazzi avrebbero dato tutto; ero più preoccupato di riuscire ad incidere positivamente anch’io dalla panchina, senza fare errori, sbagliare le rotazioni, le difese, le scelte”.
Quanto c’è di tuo in questa vittoria?
“Gran parte del merito va ai giocatori ed alla partita che hanno giocato, nonostante gli acciacchi e gli infortuni. Io ho cercato solo di trasmettere qualche mia idea e la mia voglia di vincere la partita, che ritenevo fondamentale per la classifica ed un migliore piazzamento in vista dei playoffs”.
Alla fine del terzo quarto quando la squadra è stata sorpassata, che hai pensato?
“Che la maggiore freschezza atletica di San Lazzaro ci stava mettendo in crisi e che c’era da cambiare qualcosa. Anche se non ho mai avuto l’impressione che stessimo cedendo”.
E soprattutto come hai agito?
“Ho deciso di giocare molti più minuti rispetto al primo tempo coi tre “piccoli” (Massari, Giudici e Villa) per essere maggiormente dinamici, ed i fatti ci hanno dato ragione”.
I giocatori come ti hanno aiutato?
“Beh prima di tutto giocando una grande partita sotto tutti i punti di vista. Quando una squadra gioca con quella intensità e voglia, il ruolo dell’allenatore è minore. Ma vorrei anche sottolineare la grande disponibilità di tutti loro nei miei confronti. Non scordiamo che a parte gli under Antozzi e Pirolo, io sono più giovane di tutti i componenti della squadra e ho un vissuto di pallacanestro quindi inferiore al loro. Questo però non ha inciso sul loro atteggiamento nei miei confronti durante la gara. Hanno ascoltato, si sono fidati e avuto grande rispetto. Per questo ribadisco che gran parte del merito va a loro”.
E ora?
“Ritorno sotto la “chioccia” di coach Petitti da cui ho imparato molto in questa stagione, pronti per affrontare sabato nell’ultima partita di regular season Reggio Emilia con l’unico obiettivo di vincere e convincere per prepararsi al meglio per i play off”.
L’ultimo turno di campionato si giocherà in contemporanea sabato sera ore 20.30. Per il Bakery appuntamento quindi al Palamagni a Fiorenzuola sabato 28 alle ore 20.30 contro Reggio Emilia.