Beppe contro Grillo, Severgnini:
“Giuste proteste ma ingenue proposte”

Un piccolo palco e una platea di giovani traboccante colori e sana trepidazione. Nel giorno della consegna dei diplomi di laurea, all’Università Cattolica di Piacenza, un ospite d’eccezione ha saputo arringare e incantare la folla di neo laureati lanciando pochi e preziosi consigli alle nuove generazioni.

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Ho scelto otto parole”, ha dichiarato Beppe Severgnini, giornalista e scrittore di fama, a Piacenza in occasione della 88ª Giornata per l’Università Cattolica. “Piccole parole che insieme acquistano una forza travolgente. La prima è Passione. Senza questa non si va da nessuna parte”. Il tema è di quelli attuali che coinvolge e stravolge gli equilibri di ognuno, in un mondo stanco sempre più incapace di immaginare un futuro e di disegnare una strada sicura per le nuove generazioni: “Il futuro del Paese nel cuore dei giovani è ancora possibile. Ciò che danneggia i ragazzi, non è mai la crisi o le difficoltà, ma le abitudini stanche. La mollezza, la rassegnazione. Bisogna combattere, reagire anche arrabbiandosi, nei dovuti modi, e non cedere. Credo che alla fine le difficoltà aiuteranno i giovani e toccherà a loro ritrovare il filo della matassa, ma ce la faranno”.

 

BEPPE CONTRO BEPPE – Sul comico genovese e fondatore del Movimento Cinque Stelle, Beppe Severgnini non va tanto per le sottili. “Prima di tutto i partiti devono fare un approfondito esame di coscienza, perché il successo di Grillo è direttamente proporzionale ai disastri della nostra classe politica. Ieri poi ho avuto modo di ascoltarlo a Crema, poche ore prima che venisse qui a Piacenza. Proteste giuste e sacrosante, ma troppo ingenue invece le proposte”. Del comico genovese Severgnini dichiara di non apprezzare due caratteristiche in particolare: “Beppe Grillo come Berlusconi ha una comunicazione a senso unico: lui parla, anzi urla, e i suoi seguaci ascoltano. Come Bossi cavalca molto la protesta emotiva: c’è un aspetto di populismo e di denuncia molto forte, ma le proposte sono spesso semplicistiche. Vorrei sapere da Grillo cosa vuol fare sul mercato del lavoro, sull’università, sulle spese sanitarie e sulle alleanze internazionali”.


MONTI, UN GOVERNO BABY – SITTER – “Per tenere sotto controllo partiti che si comportavano come bambini, o meglio come adolescenti scatenati, c’è stato bisogno dell’intervento di una balia”, ha continuato Severgnini parlando del governo tecnico Monti. Secondo il giornalista, la squadra di professori sarebbe una baby-sitter temporanea per attutire e arginare le incompetenze di una classe politica allo sfacelo. “Ora però il governo deve smetterla di evocare la Grecia per farci paura e deve davvero tagliare le spese pubbliche. Gli italiani hanno dimostrato una sorprendente maturità, accettando tagli ai salari, tagli alle pensioni e un aumento vertiginoso di tasse. Di più non può essere chiesto”. E chiosa: “È certo che non abbiamo alternativa. La luna di miele col governo Monti è finita, ma un altro marito e un’altra moglie non ce l’abbiamo, quindi per un altro anno dobbiamo andare avanti così”.