La favola di Alan Voskuil, dall’All Star Game al sogno playoff

Alan Voskuil, il cecchino. Difficile trovare “nickname” più appropriato: nel suo DNA ci sono triple e carisma a volontà, il tutto condito da quell’instancabile voglia di lavorare in palestra che lo rende un esempio per tutti i compagni.
A suggellare l’eccezionale stagione della guardia biancorossa, ecco la chiamata al prestigioso All Star Game di Riccione, la manifestazione dove si sfidano i migliori giocatori del campionato di LegaDue-Eurobet. Dopo di questa, la Morpho inizierà la volata finale verso i playoff con una sicurezza: il suo “cecchino” è già pronto a sparare!
 

Radio Sound

Alan, ci siamo. Tu sarai il portacolori della Morpho Basket al primo All Star Game della storia della LegaDue-Eurobet, sei esaltato da questa cosa?
“Certo che si! L’All Star è una grande competizione e una grande vetrina per me e per la Società che rappresento. Giocherò insieme e contro gli atleti più talentuosi del campionato, chi non vorrebbe prendere parte ad un match di questa caratura?”

Avevi pensato ad una tua possibile convocazione o sei rimasto completamente sorpreso quando hai ricevuto la notizia?
“Direi sorpreso, felicemente sorpreso. In questa LegaDue-Eurobet ci sono parecchi giocatori “stellari”, quella di coach Dell’Agnello è una chiamata che proprio non mi aspettavo.”

Probabilmente, l’allenatore della Leonessa Brescia si ricorda ancora il tuo fantastico score ai danni della sua squadra nella gara di andata..
“Trentacinque punti e otto triple in effetti non sono facili da scordare, quella è stata una delle mie migliori partite in assoluto, mi sentivo bene, mi divertivo e ho sfruttato ottimamente le occasioni che mi creavano i compagni. Detto questo, sono certo che Dell’Agnello avrà visto altre performance simili alla mia in questa stagione, per questo, il fatto che abbia scelto di portarmi a Riccione, mi inorgoglisce ancora di più”.

Torniamo un momento alla gara vinta contro l’Aget Imola. Che cos’hai provato mentre eri sulla linea della carità, ad un secondo dalla sirena finale, con l’obbligo di realizzare entrambi i tiri per portare il match al supplementare?
“Quella a Faenza è stata da un lato una partita difficile e estremamente dura da affrontare, dall’altro bellissima perché alla fine c’era un sostanziale equilibrio, nonostante noi fossimo stati sotto per quasi tutto l’incontro. Quando ho dovuto tirare i liberi decisivi, semplicemente ho azzerato ogni pensiero, mi sono concentrato e ho lasciato che il braccio facesse il resto. E’da quando sono bambino che mi alleno per essere pronto a questi momenti: vedetela cosi, ho semplicemente fatto il mio lavoro!”

Dopo tre battaglie perse consecutivamente, quanto è importante il successo di Domenica scorsa?
“E’ stata una vittoria fondamentale! Abbiamo centrato la salvezza quasi matematica, ora possiamo giocare con meno pressioni e dedicarci alla conquista dei playoff. La partita disputata contro l’Aget ci ha dato ancora più sicurezza e ha confermato che ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.

Hai già svelato il nuovo obiettivo dei biancorossi: i playoff. Credi che l’impresa sia possibile?
“Assolutamente si, ci spero e ci credo. Davanti a noi ci sono quattro partite che valgono una stagione, se le vinciamo tutte siamo dentro; usando una frase classica: siamo padroni del nostro destino!”

Per quanto riguarda invece la favorita per la promozione diretta in Serie A, quale team ti senti di nominare?
“Impossibile rispondere, questo è un campionato “pazzo” dove tutti possono vincere o perdere contro ogni avversaria. L’equilibrio regna sovrano, non ho visto formazioni nettamente più forti di altre, prevedo infatti una volata di grande interesse. E poi, diciamocelo chiaramente: è proprio questo assoluto equilibrio che rende cosi spettacolare il finale di stagione”.

Ormai sono mesi che ti misuri nel secondo campionato professionistico d’Italia. Come lo stai trovando?
“Mi piace, si gioca una buona pallacanestro e ci sono tanti giocatori che ti costringono a dare sempre il meglio di te per poter reggere il confronto. Posso dire che, dopo la ACB spagnola e il campionato turco, questa LegaDue è la Lega più competitiva in cui abbia mai giocato”.

Dacci il nome del giocatore più forte che hai affrontato quest’anno…
“Non sono bravo a fare i complimenti! A parte le battute, se devo scegliere l’avversario più ostico nomino certamente Mike Green, il playmaker di Barcellona. L’avete visto come si muove in campo? E’ solido, ha una mano precisissima ed è un leader indiscusso. Lo vidi giocare anche ai tempi del College, già allora dimostrava di essere un fuoriclasse”.

I tifosi della Morpho Basket ti adorano, con le tue triple sei entrato nei loro cuori: è giunto il momento di fargli una promessa…
“Non mi lancio in promesse che non sono sicuro di mantenere, però posso garantire che ce la metteremo tutta per permettere alla Morpho e a Piacenza di approdare ai playoff. Questa Città mi piace e mi piace ancora di più la gente che la abita, con i miei compagni voglio provare a scrivere un’altra pagina storica del basket locale!”