Un libro capace di ricostruire il cammino religioso e storico del territorio piacentino, ma soprattutto uno strumento a disposizione degli studiosi e degli istituti scolastici locali. E’ questo il senso del volume “Le Vie della Storia e della Fede nel Piacentino: dagli archivi al territorio”, presentato questa mattina nella sala Consiglio della Provincia alla presenza di rappresentanti del mondo scolastico (tra il pubblico anche gli studenti della classe 5^G del liceo scientifico Respighi di Piacenza), culturale, amministrativo e politico piacentino. Il progetto, organizzato in collaborazione con l’associazione Omnia Eventi, si basa su una ricerca finanziata dalla Provincia di Piacenza volta al recupero delle antiche vie Piacentine. Il volume ripercorre infatti attraverso diversi saggi e una ricca appendice cartografica, la Via dei Feudi Imperiali, la Via delle Rocche, la Via delle Pievi, la Via della Valtrebbia e la Via dei Monasteri (da Fiorenzuola alla Valtolla fino a Pontremoli).
“Il libro – ha detto nell’introduzione alla presentazione l’assessore provinciale alla Cultura e al Turismo Maurizio Parma – rappresenta il punto di partenza per ricerche future, aperte a diversi soggetti del territorio. Il grande pregio del volume sta nell’aver messo un po’ di ordine nel bagaglio di conoscenze reperibili sul nostro territorio. Le Vie piacentine costituiscono oggi un importante punto di rilancio del turismo locale: ricordo a questo proposito che esiste la proposta di candidare il percorso di San Colombano (che dall’Irlanda attraversa il nord della Francia e la Germania, scende lungo il Danubio, arriva in Austria, approda in Svizzera e si conclude in Italia) all’interno dei Cammini d’Europa”. “Credo che l’obiettivo di ricostruire l’identità del nostro territorio sia stato centrato – ha sottolineato l’assessore provinciale al Sistema scolastico e della Formazione Andrea Paparo – rivolgo quindi un appello alle nuove generazioni: è importante ricordare sempre chi siamo chi siamo e da dove veniamo”. “La consapevolezza delle potenzialità del territorio piacentino – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Paolo Dosi – è ancora oggi troppo scarsa. La necessità di strumenti come il volume che viene presentato oggi si fa quindi pressante e la loro presenza preziosa”.
Il volume “Le Vie della Storia e della Fede nel Piacentino: dagli archivi al territorio” è stato interamente curato dallo storico piacentino dell’Università statale di Milano Giuseppe Cattanei che ha ringraziato la Provincia per il sostegno al progetto. “L’idea che sta alla base della ricerca – ha spiegato – è quella di raccogliere materiale archivistico e metterlo a disposizione degli studiosi ma soprattutto dei giovani che vorranno continuare lungo questo cammino”. Tra i coautori del volume anche il dirigente del Settore Turismo, Cultura, Marketing e Sport della Provincia Bruno Bedani, che ha rilevato come il lavoro di ricerca effettuato “possa servire come punto di partenza per uno sviluppo turistico e sociale del territorio, capace di fornire agli operatori del settore una consapevolezza precisa del patrimonio storico, culturale e religioso piacentino” e il docente dell’Università Milano-Bicocca Luca Mocarelli, che ha ricordato come anche il Piacentino, così come l’intero suolo italiano, “sia caratterizzato da una stratificazione storica profonda”. Anna Riva e Arianna Boné dell’Archivio di Stato di Piacenza, anche loro coautrici del volume, hanno rilevato “la preziosa presenza di fonti riguardanti il territorio piacentino”. “Presto – hanno detto le due referenti – verrà attivato un progetto che consenta alle scuole di avvicinarsi agli Archivi: gli studenti hanno il diritto di conoscere la storia del proprio territorio”. Il responsabile dell’Ufficio beni Culturali della Diocesi di Piacenza e Bobbio monsignor Domenico Ponzini, parte attiva del lavoro, ha infine concentrato l’attenzione sul ruolo di guida culturale e religiosa ricoperto da Bobbio all’interno dei Cammini. “Mi auguro – ha detto – che gli studenti possano andare alla ricerca di ciò che è stato dal punto di vista religioso e culturale”.