Oltre 2 milioni di euro destinati ai progetti di formazione professionale. A tanto ammontano le risorse messe a disposizione dalla Provincia di Piacenza (sulla base di fondi regionali, nazionali ed europei) sui percorsi destinati ai lavoratori occupati e disoccupati: nei prossimi giorni verrà infatti pubblicato l’avviso pubblico 2012 rivolto agli enti di formazione.
A presentare questa mattina in Provincia gli indirizzi relativi al bando 2012 è stato l’assessore al Sistema Scolastico e della Formazione Andrea Paparo, che ha sottolineato il grosso impegno speso dall’Amministrazione sul tema, appunto, della formazione professionale. “Oggi – ha ricordato – l’ambito della formazione assume un’importanza primaria nel campo del mercato del lavoro, soprattutto per favorire l’incontro tra domanda e offerta. Per questo motivo gli interventi devono andare nella direzione dell’efficacia. Vorrei inoltre invitare le aziende che hanno necessità formativa a rivolgersi agli enti specializzati”.
Diversi gli indirizzi previsti nel bando 2012: sul fronte “Adattabilità” la Provincia ha impegnato circa 540mila euro. Le risorse saranno destinate a progetti di internazionalizzazione (e quindi di possibilità per le imprese di affacciarsi ai nuovi mercati), di rafforzamento delle competenze dei lavoratori, di qualificazione e riqualificazione delle persone e di miglioramento dell’organizzazione del ciclo aziendale. Per quanto riguarda “l’Occupabilità” le risorse impegnate ammontano a circa 300mila euro e saranno impegnate per progetti volti a favorire l’ingresso delle persone nel mercato del lavoro: i destinatari finali degli interventi sono i giovani fino ai 25 anni (se diplomati) e fino ai 29 anni (se laureati) e le donne. Nell’ambito “Inclusione Sociale”, a cui la Provincia ha indirizzato circa 600mila euro, rientrano invece tutti gli interventi legati alla realizzazione dei percorsi formativi a favore delle persone svantaggiate (tra questi anche i giovani che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, i soggetti appartenenti alle fasce delle nuove povertà e le persone soggette a misure alternative al carcere).
A questi si aggiungono 280mila euro destinati agli interventi di formazione riservati alle persone con disabilità e circa 350mila euro per gli assegni formativi destinati a percorsi formativi ad accesso individuale per occupati ( legge 53/2000) e alla riqualificazione professionale e il reinserimento occupazionale dei collaboratori a progetto (legge 296/2006). “A questo proposito – ha sottolineato la dirigente del Settore Welfare, Lavoro e Formazione professionale Manuela Moreni – esiste una concreta difficoltà a reperire i lavoratori che hanno cessato il proprio contratto di collaborazione a seguito della crisi dell’azienda per la quale lavoravano. E’ indispensabile che questa categoria di lavoratori venga a conoscenza dell’opportunità di formazione a loro rivolta”.