Il Comune di Piacenza si costituisce parte civile nell’ambito dl processo per il crollo del ponte sul fiume Po avvenuto il 30 aprile del 2009. Processo che prenderà il via tra una decina di giorni.
L’inchiesta vede da una parte i Comuni di Lodi e Piacenza, dall’altra Anas, responsabile della manutenzione della struttura. Quest’ultima da sempre attribuisce la responsabilità del crollo all’ondata di piena che in quel periodo caratterizzava il fiume, mentre la procura di Lodi punta il dito contro una carente manutenzione del viadotto. La decisione di costituirsi parte civile presa dalla giunta piacentina si è resa necessaria considerando i danni economici subiti: oltre alle difficoltà incontrate dalle imprese locali che hanno visto un calo della produzione dovuta all’interruzione parziale dei traffici commerciali, l’amministrazione ha infatti stanziato 350mla euro per l’allestimento di una viabilità alternativa.