\”La città deve tornare a crescere\”. L\’Udc schiera Guidotti e De Luca

“L’impegno dell’Udc è quello di cambiare il modo di governare questa città nel dialogo e nel rispetto di tutto. In questi anni purtroppo Piacenza si è impoverita”. A dirlo sono stati Alessandro Guidotti e Lorenzo De Luca di Pietralata, quest’ultimo assoluta new entry della politica piacentina. Saranno loro i primi due nomi a comparire nella lista dell’Udc che sosterrà il candidato sindaco Pierapolo Gallini alle elezioni Comunali del 6 maggio. La presentazione è avvenuta davanti a Gallini e al segretario cittadino Bruno Cassinari.

Radio Sound

Figlio dell’ex sindaco Gianguido Guidotti, avvocato di professione, 24 anni nel mondo del volontariato e dirigente del partito centrista ormai da tanto tempo, Alessandro Guidotti punta “al rilancio di Piacenza dopo 10 anni di governo della sinistra. Bisogna voltare pagina. La dimostrazione di un cattivo governo di Reggi è stato il proliferare di comitati contro le scelte fatte”. Per Guidotti occorre recuperare “risorse non solo aumentando le tasse, ma attraverso una spesa decisamente più oculata”. Sul voto cattolico Guidotti, che nel partito aveva la delega al rapporto col mondo della Chiesa, è stato chiaro: “Dosi è un cattolico impegnato, ma come ce ne sono tanti altri”.

L’ex viceprefetto vicario Lorenzo De Luca di Pietralata rappresenta invece una new entry nella politica piacentina. “Ho scelto l’Udc perché la ritengo una forza politica da sempre vicina ai miei valori e alla gente. Nella prossima amministrazione occorrerà ascoltare sempre di più i cittadini. Ma soprattutto si dovrà tenere alto il livello dei servizi, semmai rinunciando a qualche opera pubblica. E infine, grande priorità all’istruzione e al lavoro”. Gallini e Cassinari si sono detti soddisfatti delle loro punte di diamante. Quanto alle scelte che eventualmente farà l’Udc al secondo turno: “Vedremo che risposte arriveranno dagli elettori. Intanto speriamo di intercettare tanti voti – ha detto Gallini – e poi, non è escluso che al ballottaggio ci arriviamo noi”.