Coldiretti: al via mobilitazione per nuovo protagonismo dell’agricoltura

Massiccia adesione anche da Piacenza di agricoltori, cittadini, ambientalisti, associazioni dei consumatori, insieme a Sindaci e rappresentanti delle Istituzioni a livello regionale, provinciale e locale alla mobilitazione promossa da Coldiretti Giovedì 15 marzo, dalle ore 9,30 a Roma in piazza Montecitorio, con un presidio anche al Ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e alla sede della Simest in Largo Ottavio Tassoni.

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“Nella nostra provincia, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi che sarà presente a Roma insieme anche a numerosi dirigenti delle principali strutture economiche del comparto agroalimentare, sono circa 40 i comuni che hanno già deliberato a favore della nostra mobilitazione contro i falsi di Stato, oltre ovviamente all’Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio, Comunità Montana Valli Nure e Arda, Unione dei Comuni Val Tidone, Consorzi di Tutela vini e salumi e Associazioni Consumatori. Altri enti stanno aderendo in questi giorni; la convinzione dell’intero territorio rispetto alla nostra mobilitazione è testimoniata dal fatto che a Roma, insieme a noi, ci saranno anche sindaci e amministratori locali per affermare la centralità del settore agroalimentare quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese”.

“Proprio ieri sera, prosegue Bisi, Striscia la Notizia ha mandato in onda un bellissimo servizio da New York, con intervista a Rolando Manfredini Responsabile Qualità della nostra Confederazione,  in cui si è visto chiaramente quanto il nostro made in Italy sia imitato, con conseguenti gravi danni per la nostra economia”.

Oltre che dalla food valley dell’Emilia Romagna, nella capitale arriveranno delegazioni da tutta Italia per manifestare contro il falso made in Italy di Stato, in questa occasione rappresentato dal “Pecorino” prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano, che sarà portato per la prima volta in piazza “in bella vista” a disposizione delle Autorità e dei cittadini. Un caso emblematico in cui lo Stato favorisce la delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando il valore evocativo del Made in Italy.

Alla manifestazione Coldiretti proporrà precise domande: 

  • perché dopo tante denunce il Ministero dello Sviluppo Economico non vieta per legge il finanziamento di prodotti realizzati all’estero che imitando il vero Made in Italy uccidono il futuro delle nostre imprese?
  • perché chi con la terra ci lavora e ci vive si è visto aumentare l’IMU in maniera maggiore di chi la terra la usa per divertirsi o speculare ?
  • perché al tavolo del lavoro tra Governo e forze sociali, il nostro settore che occupa 1,2 milioni di lavoratori dipendenti oltre agli autonomi è l’unico a non essere stato invitato ?
  • perché dopo due leggi nazionali sull’etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano nessuno si è preso la responsabilità di applicarle ?

 

“La nostra agricoltura, conclude Bisi, è la prima a livello mondiale per valore aggiunto ad ettaro, il nostro cibo è il più apprezzato e imitato nel mondo, il nostro export agroalimentare cresce a due cifre. Agricoltura e cibo sono un patrimonio economico, sociale, ambientale, paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Sono un patrimonio di tutti gli italiani ! Tutto questo la gente lo sa ed è ora che anche la politica ne prenda atto”.

 

Le ragioni della mobilitazione saranno illustrate dal presidente della Coldiretti Sergio Marini a partire dalle ore 9,30 in piazza Montecitorio davanti a migliaia di manifestanti.