Le arie, i duetti e i terzetti più belli della Traviata

Le arie, i duetti e i terzetti più belli della Traviata saranno cantati domenica pomeriggio 11 marzo alle ore 17 presso la sala dei Teatini nell’ambito di “In….canto d’opera”, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Teatri in collaborazione con l’associazione “Nel Pozzo del Giardino” per la direzione artistica di Marco Dallara. Il concerto anticipa l’opera che andrà in scena al Municipale il 23 e 24 marzo (ore 20.30) ed il 25 marzo (ore 15.30).
Opera amatissima dal pubblico, la Traviata è il frutto di una profonda scelta innovatrice da parte di Verdi rispetto alla tradizione del melodramma italiano. Se nelle prime due opere, che compongono la cosiddetta “trilogia popolare”, il Maestro sceglie come protagonisti un buffone di corte cupo e appassionato (Rigoletto) e una zingara assassina (Il Trovatore), nella terza decide addirittura di mettere in scena un dramma recentissimo, che ha come protagonista niente meno che una prostituta, ispirato ad un fatto realmente accaduto a Parigi e descritto nel “La Dame aux camèlias” di Alexandre Dumas figlio. La critica ha spesso accostato il dramma di Traviata alla vita personale di Verdi, ed in particolare al suo legame con Giuseppina Strepponi. La convivenza tra i due aveva, infatti, suscitato non pochi pettegolezzi nella piccola cittadina di Busseto e aveva forse provocato qualche tensione tra Verdi e il padre della Strepponi, Antonio Barezzi. E’ difficile stabilire se veramente la situazione personale di Verdi abbia avuto una qualche influenza sulla genesi dell’opera. Sta di fatto che Verdi e la Strepponi decisero di partire per Parigi proprio per sfuggire alle dicerie che la loro vita privata aveva suscitato negli abitanti di Busseto.
Nella capitale francese Verdi assistette al dramma di Dumas. Il soggetto della “Dame aux Camelis” era di bruciante attualità. Il personaggio della protagonista, Marguerite Gaultier, traeva ispirazione da quello di Marie Duplessis, una giovane prostituta di “alto bordo”, che aveva avuto numerosi amanti, tra i quali lo stesso Dumas.
Per mesi Verdi rifletté sulla possibilità di ricavare un’opera dal dramma di Dumas, poi, nell’ottobre del 1852, portò in poco tempo a termine il suo progetto. Alla sua prima rappresentazione veneziana del 6 marzo 1853 Traviata si rivelò un fallimento, sia per l’argomento al quale un pubblico ancorato agli schemi tradizionali del melodramma non era abituato, sia per la non felice scelta degli interpreti. Nelle successive rappresentazioni, però, l’opera venne accolta trionfalmente, fino a diventare una delle opere più amate di Verdi e uno dei drammi in musica più grandi a livello universale.

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Protagoniste, nel concerto di domenica (ingresso libero), saranno le giovani voci del soprano Sonia Ciani, del tenore Humberto Jorge Aguilera e del baritono Michele Pierleoni che, accompagnati al pianoforte da Marco Dallara, presenteranno i momenti più belli dell’opera: dal Brindisi, all’aria di Violetta del primo atto, al duetto Violetta-Germont del second’atto, fino al tragico terzo atto con aria di Violetta e duetto finale.